ORVIETO – Viterbo? Perché no. Orvieto cambia rotta sulla possibile revisione della circoscrizione giudiziaria e non esclude un ampliamento verso il Viterbese. Segnatamente è Montefiascone il territorio al quale si guarda per portare il bacino a 180mila persone e provare in extremis (anzi ormai a cose fatte) a salvare il tribunale della Rupe. E’ anche questa la proposta che andrà a rappresentare oggi, a Roma, una folta rappresentanza dell’esecutivo e del consiglio comunale guidata dalla vicesindaco Roberta Tardani e dal presidente del consiglio comunale Marco Frizza nell’ambito manifestazione promossa dall’Anci contro il decreto sulla “spending review”.
Una proposta, quella di ampliamento verso Montefiascone, che, in prospettiva, tornerebbe utile anche a Viterbo il quale potrebbe, a sua volta, essere agevolato per ottenere l’agognata Corte Appello. Saranno i tempi, ormai strettissimi, a giudicare se il susseguirsi di proposte per la salvezza siano da intendersi come effettive e possibili soluzioni o come semplici divagazioni sul tema. Alla manifestazione che muoverà alle 11 da piazza sant’Andrea della Valle, nei pressi di palazzo Madama, parteciperanno anche gli altri sindaci e amministratori dei Comuni dell’Orvietano. Sul pullman diretto nella Capitale (appositamente organizzato), è prevista anche una nutrita partecipazione dei lavoratori degli uffici giudiziari e dell’Ordine degli avvocati presso il tribunale di Orvieto che, come è noto, da settimane condividono con le istituzioni locali, provinciali, regionali e le organizzazioni di categoria, sociali e professionali dell’Orvietano, lo stato di agitazione contro la soppressione degli uffici giudiziari. Provvedimento che, a livello nazionale, riguarderebbe trentasette sedi di tribunali, ed anch’esso inserito nel decreto legge sulla cosiddetta “spending review”. Contro tale ipotesi, Orvieto chiede la revisione del circondario del tribunale di Orvieto ed il suo ampliamento verso aree territoriali limitrofe, “anche fuori i limiti regionali dell’Umbria” .