ORVIETO – Via le fasce di reddito, per mandare un bimbo all’asilo ad Orvieto pagheranno tutti 250 euro al mese. La seconda possibilità per chi può ritirare prima i figli (alle 13 invece che alle 16, sempre con pranzo incluso) è pagare 180 eruo mensili.
E’ una delle primissime novità che arrivano dal preventivo 2012, tuttora in fase di redazione (l’approvazione dovrà avvenire entro il prossimo mese). L’amministrazione comunale ha presentato il nuovo quadro dei costi del servizio nel corso di due incontri con le famiglie che si svolti a Sferracavallo e ad Orvieto centro, incontri che hanno suscitato malessere e preoccupazione. Necessariamente. Perché la scomparsa delle fasce Isee, si traduce in un tale salasso per le famiglie con scarsa disponibilità economica da precludere loro il servizio. Basti considerare che le rette, fino al 2011, dopo gli incrementi e le rimodulazioni delle fasce di reddito a cui si era provveduto negli ultimi anni ai fini di bilancio, andavano da un minimo di 90 euro ad un massimo di 300.
Un servizio che ha mantenuto sempre negli anni standard qualitativi molti alti, ma che ora rischia di diventare per molti, forse, e certamente non per tutti. Rette a parte, le graduatorie per l’assegnazione dei posti resteranno su base Isee. Aanche se, come molti già osservano, vedersi assegnato il posto per ragioni economiche quando poi si è costretti a pagare 250 euro al mese, pare più che altro una beffa. In compenso, aumenta il numero dei posti disponibili ai nidi comunali che salgono da 76 a 96.