ORVIETO – “Pace e grazia”. Con questo saluto monsignor Benedetto Tuzia si è presentato alla città in una piazza Duomo assolata, in cui alle 17 in punto era tutto pronto ieri per accogliere il nuovo vescovo della diocesi di Orvieto Todi. Accompagnato dai cardinali Camillo Ruini e Agostino Vallini rispettivamente vicario emerito e attuale vicario del Papa e dai vescovi ausiliari di Roma, monsignor Tuzia, con un sorriso raggiante, ha fatto il suo ingresso ieri in Diocesi secondo un articolato cerimoniale in cui sostanzialmente tutto è filato liscio.
Le sue prima parole, in risposta al saluto che gli ha rivolto il primo cittadino sul sagrato della Cattedrale sono state più che altro un saluto e un messaggio di speranza e di comunione: “E’ un momento difficile, bisogna recuperare la fiducia, fiducia che è sempre legata alla volontà di agire” ha detto monsignor Tuzia che ha parlato del senso di comunità e della sua volontà di contribuire a portare segni di bene e di comunione. Dopo il saluto della delegazione diocesana sul ponte di “Rio Chiaro” (luogo dell’incontro, nel 1263, tra il vescovo Giacomo, che recava con sé il Corporale del miracolo di Bolsena, e il pontefice Urbano IV), monsignor Benedetto Tuzia è stato accolto, dunque, in piazza Duomo dal sindaco. “E’ un onore, una gioia e un’emozione speciale – ha detto Toni Concina – accogliere monsignor Benedetto Tuzia nella nostra terra. Il suo arrivo riporta serenità. Questa atmosfera di festa è il miglior augurio di buon lavoro che le rivolgo a nome di tutta la città”.
“Siamo e saremo sempre vicino a lei – ha aggiunto il sindaco – particolarmente nella preparazione del Giubileo straordinario che è alle porte”. Quindi il vescovo, dopo il bacio del Crocefisso, ha fatto il suo ingresso, benedicente, in Cattedrale accompagnato dai vescovi dell’Umbria – presente anche monsignor Vincenzo Paglia –, dal vescovo emerito di Orvieto, Giovanni Scanavino, dal clero diocesano e dalle massime autorità a livello locale, provinciale e regionale. L’amministratore apostolico, Giovanni Marra ha affidato ad un affettuoso discorso il momento del passaggio delle consegne, illustrando quella che ha definito la “realtà stupenda” della diocesi. Stupenda non solo per l’arte, ma anche “per le popolazioni che la abitano”, ha detto. Non poteva mancare, anche in questo caso il riferimento al Giubileo Eucaristico del 2013 – 2014. “Ti consegno questo progetto del giubileo eucaristico – ha scandito monsignor Marra – che impegnerà in modo primario il tuo ministero pastorale fin da subito. Si tratta di una grande occasione pastorale e spirituale che potrà avere, nello stesso tempo, non pochi riflessi sociali, non solo per le città di Orvieto e Bolsena e per Todi e Collevalenza ma per tutta la regione Umbria”.
L’amministratore apostolico ha fatto cenno anche all’interesse che il giubileo starebbe suscitando nella stampa cattolica in Italia, Polonia e Spagna come “segno eloquente di quante prospettive è carico questo evento ecclesiastico”. A questo punto, dopo la lettura della bolla pontificia di nomina, si è celebrata la formale consegna del pastorale, seguita dall’insediamento nella cattedra, con la firma del verbale della presa di possesso. In una Cattedrale gremita, non solo di autorità civili e religiose, è quindi iniziata la liturgia con cui è cominciato formalmente il mandato del nuovo vescovo della Diocesi di Orvieto Todi, monsignor Benedetto Tuzia. Oggi le cerimonie si sposteranno a Todi. Alle 10 al tempio della Consolazione per una breve preghiera e, subito dopo, al tempio di San Fortunato. Successivamente, accompagnato dalle confraternite, monsignor Tuzia giungerà in piazza del Popolo dove verrà accolto dai fedeli.
Dopo aver ricevuto il saluto del sindaco di Todi, alle 11,30 nella Concattedrale presiederà l’Eucaristia. Tanti i messaggi di benvenuto da parte delle autorità. Tra questi anche quello del presidente della Provincia di Perugia Marco Vinicio Guasticchi che ha espresso “la più fattiva vicinanza a monsignor Tuzia, confidando di instaurare con lui quel dialogo culturale e quella responsabile assunzione di scelte che sappia portare sia l’ente da me guidato – ha detto – sia la diocesi di Todi a cooperare per assicurare alla comunità della Media Valle del Tevere concordia di intenti e armonia”