ORVIETO – Medici e Asl discutono sulle liquidazioni dei compensi e sull’utilizzo delle auto aziendali e intanto chi ci rimette sono gli invalidi che, per rinnovare la patente, devono andare fino Terni. Ad Orvieto, infatti, presso il piano terra dell’ospedale di Orvieto, non si riunisce piùla commissione delocalizzata per il rinnovo delle patenti che prima svolgeva questo servizio un paio di volte al mese. La denuncia del fatto in se arriva da Cittadinzattiva e tribunale per i diritti del malato. Un disagio non da poco per l’utenza, sul quale però sembra esserci un piccolo giallo che – se possibile – rende ancora più odioso il disservizio. Le associazioni per la tutela del malato e del cittadino facenti capo a Gianni Pietro Mencarelli spiegano così la faccenda.
“Il tutto – afferma Mencarelli – sembra sia stato dovuto ad un provvedimento restrittivo sull’uso delle auto di servizio, sul tempo di percorrenza per gli spostamenti di alcuni membri della commissione per recarsi ad Orvieto, sul cartellino marcatempo. Tutti rilievi sicuramente legittimi – conclude Mencarelli – siamo a conoscenza però, che le recenti disposizioni sull’uso delle autovetture di servizio, anche per la scarsità dei mezzi, genera difficoltà per gli spostamenti interni, e siamo altresì convinti che con il buon senso si risolveranno e presto, i problemi che si sono presentati che non possono essere di impedimento per riportare la commissione nel distretto di Orvieto come bacino di un territorio vasto”. Ora il “giallo” – se cosi si può dire – sussisterebbe, perché stando ad una recente comunicazione del direttore generale inviata ai medici i primi di giugno, in risposta ad alcune lamentele in tal senso, non vi sarebbe alcuna restrizione per l’utilizzo delle auto di servizio per le commissioni invalidi. Mentre, da quanto si evince dalla stessa comunicazione, sono tuttora in corso le verifiche da parte degli uffici competenti per la liquidazione dei compensi – evidentemente sollecitati contestualmente alle lamentale – per la partecipazione alle sedute delle commissioni sanitarie per gli accertamenti degli stati di invalidità.
Insomma, che il nocciolo sia proprio qui, in questi compensi ancora da verificare? Come se sui rimborsi degli spostamenti Terni – Orvieto – con mezzi personali o di servizio, in gruppo o no – non tutto sia stato sempre chiaro in passato. Un corretto uso dell’auto di servizio, in questo senso, taglia la testa al toro. Auto che, come conferma la direzione generale, è a disposizione. Dunque perché la commissione non si riunisce più ad Orvieto? L’utenza degli invalidi, costretta a recarsi almeno un paio di volte a Terni per quelle stesse pratiche che prima poteva sbrigare comodamente presso l’ospedale di Orvieto, se lo chiede legittimamente.