ORVIETO – Dal blocco dell’A1 alle manifestazioni sotto il Ministero. Il sindaco di Orvieto non esclude alcuna forma di protesta per bloccare il Decreto Legislativo sulla revisione delle circoscrizioni giudiziarie che ha cancellato con un tratto di penna il tribunale di Orvieto. La prima forma di mobilitazione è scattata già sabato mattina quando Toni Concina ha inviato una mail ai sindaci delle città sedi di tribunali destinati alla soppressione per l’assunzione di una posizione comune, e al sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei Ministri Antonio Catricalà per un incontro con il presidente Monti.
Proteste ai massimi livelli insomma per quello che Concina definisce un “provvedimento pessimo che non ha nulla di serio dal punto di vista della famosa spending review mentre perpetua l’ingerenza della politica e le logiche di potere lobbistico”. Gli stessi termini sono stati utilizzati dal presidente del consiglio comunale Marco Frizza, e dal presidente dell’Ordine degli avvocati e della Camera penale di Orvieto, rispettivamente gli avvocati Sergio Finetti e Gianfranco Puppola, intervenuti insieme ai capigruppo consiliari alla conferenza stampa indetta per annunciare le iniziative di protesta che verranno messe in campo. La prima è in agenda per lunedì alle 21 presso la sala dei Quattrocento di palazzo del Popolo dove si riunirà un consiglio comunale straordinario e aperto in cui è auspicata la presenza di sindacati associazioni e della città rimasta finora abbastanza indifferente alle sorti degli uffici giudiziari quasi che la cosa riguardasse i soli avvocati e non il destino in prospettiva dell’intera città.
“E’ vero – ha sottolineato l’avvocato Finetti – molti tra i cittadini continuano a pensare che questo sia un problema di lobby degli avvocati. Ed è l’errore più grande, perché tra qualche mese si parlerà delle altre lobby. A cominciare dai medici ospedalieri, visto che quello che resta da saccheggiare è l’ospedale”. Finetti ha definito il decreto sulla riforma della Giustizia come “l’apoteosi della demagogia, perché – ha detto – la Ministra Severino, lo ha voluto inserire con la spending review, ma con la spesa non aveva nulla che fare”. La battaglia da portare avanti è dunque rivolta adesso la odifica del decreto verso la direzione dell’ampliamento delle circoscrizioni. Per altro l’avvocato Gianfranco Puppola presidente della Camera penale di Orvieto ha aperto un altro scenario per nulla tranquillizzante anche per Spoleto. “Ritengo molto pericoloso il disegno superiore che ci sta passando sopra – ha detto – esiste infatti un progetto di base predisposto dalla magistratura secondo il quale il bacino di utenza di un tribunale deve avere 260.000 abitanti. Il decreto è il primo tassello, nel senso che oggi si salvano i tribunali provinciali, con i numeri o senza. Terni, senza più la Provincia, è stata salvata con Orvieto e Todi. Temo quindi che il disegno sia quello di salvare Terni attraverso Todi. L’annessione di Deruta a Terni è indicativo che si sta perseguendo con metodo scientifico questo risultato, e con questo principio non si salverebbe nemmeno Spoleto”.