ORVIETO – Per venire giù da un’altezza di quindici metri ha scelto fortunatamente una torrida domenica di luglio quando attorno alle 11 non c’era praticamente quasi nessuno in giro. Diversamente, poteva trasformarsi in una vera e propria tragedia il crollo di una piccola porzione del cordolo decorativo che si trova sul lato stretto del palazzo del Capitano del Popolo che si affaccia sul parcheggio piazza Vivaria. Lì sotto giornalmente vi transitano centinaia e centinaia di auto e di pedoni. Fortunatamente non è stato così domenica mattina (ma la notizia si è appresa soltanto ieri, ndr) quando il cordolo (una piccola quantità per le verità) si è staccato dalla parete di tufo del palazzo del XII secolo adibito a palacongressi rovinando sui sampietrini sottostanti. Sul posto per la messa in sicurezza e il sopralluogo sono giunti immediatamente i vigili del fuoco, la municipale e i tecnici comunali.
L’area interessata dal crollo è stata transennata in attesa di compiere tutte le operazioni necessarie. Rimossa la parte caduta e quella perciolante ancorata al muro, è stato lo stesso dirigente del settore del Comune a salire fino all’altezza di quindici metri per verificare la stabilità del resto del cordolo. Non ci sarebbero altri pericoli. Il crollo – a sentire i tecnici – sarebbe imputabile ad un fenomeno di gelo e disgelo. Per cui, dopo le temperature sotto zero dell’inverno, l’intenso caldo delle ultime settimane avrebbe agevolato il fenomeno determinando il crollo. L’evento, in ogni caso, pone qualche interrogativo sulla manutenzione del palazzo. Al di là del crollo, infatti, i danni degli agenti atmosferici, ad esempio, sono ben visibili sul lato attiguo, quello posteriore, del palazzo dove le merlature sono vistosamente danneggiate da incrostazioni grigio – biancastre.