MONTECCHIO – C’è grande soddisfazione tra Montecchio, Alviano e Guardea per la rinuncia da parte della società Albachiara srl a realizzare il progetto “Tenacia”, la centrale a biogas da un megawatt autorizzata in un terreno di tre ettari in località Cordigliano, accanto al salumificio Scianca e all’oasi di Alviano. Come noto, nella riunione che si è tenuta giovedì pomeriggio, la ditta romana ha comunicato all’amministrazione comunale di Montecchio che fermerà l’investimento (5 milioni di euro) in ragione del fatto che non ci sarebbero più i tempi tecnici per iniziare la produzione entro al fine dell’anno, termine discriminante per beneficiare degli incentivi previsti dalla legge.
“Le persone, i cittadini, se vogliono e se sono convinti della giustezza e della necessità di un’iniziativa, possono essere veramente determinanti – affermano i gruppi d’opposizione di Montecchio, Pd e Idv – Altra cosa importante che abbiamo imparato – dicono – è che gli amministratori, a tutti i livelli, se debbono prendere decisioni particolarmente rilevanti per la qualità della vita dei cittadini debbono preventivamente coinvolgerli anche attraverso quante più associazioni e istituzioni possibili prima di iniziare, nel caso specifico, dall’intero consiglio comunale e questo a prescindere dalle competenze e dalle procedure”.
Più cauto il Comitato per la tutela della Val Teverina che dà ad intendere di temere che la vicenda possa anche non essere conclusa del tutto. Il Comitato, pertanto, preferisce approfondire ogni aspetto di quella che è, comunque, a tutt’oggi una rinuncia prima di rilasciare commenti ufficiali.