ORVIETO – Il tribunale di Spoleto costa quattro volte quello di Orvieto e rende giustizia, nel civile, in tre anni e sette mesi contro un anno e due mesi di Orvieto. Se, dunque, il criterio utilizzato dal Ministero per stabilire la soppressione dei tribunali minori non è il risparmio né l’efficienza, qual è? Lo chiede con insistenza l’Ordine forense di Orvieto per nulla intenzionato ad arrendersi a vedere cancellato il presidio della Rupe con un tratto di penna. Anche perché la sensazione degli avvocati è che su Orvieto si stia consumando un’ingiustizia tutta italiana. “Vogliamo conoscere i criteri utilizzati per la stesura del piano. Sapere i veri motivi per cui Orvieto è destinato ad essere chiuso e si salva, invece, un tribunale come quello di Spoleto che è più costoso, meno efficiente e che si trova a quindici minuti da Perugia e da Terni. Che basti confrontare e mettere in relazione gli organigrammi del Ministero con quelli dei vertici del tribunale di Spoleto?” chiede l’Ordine degli avvocati. Che su questo nodo andrà fino in fondo confidando nel profilo di equità del ministro Severino.
Proprio al Ministro, infatti, in questi giorni sarà inviato un sollecito dopo la lettera dello scorso 25 maggio che non ha avuto risposta. Per Orvieto, territorio a margine dell’Umbria, sarebbe l’ennesimo colpo, probabilmente quello fatale, dopo la perdita negli ultimi anni di tanti presidi e servizi. L’Ordine ha lamentato anche l’indifferenza della presidente di Regione Catiuscia Marini.