ORVIETO – Le conte nel Partito Democratico non finiscono mai. Mettere ai voti la sfiducia al segretario Leonardo Mariani e decidere contestualmente la data del congresso (meglio se subito) è la linea che starebbe tentando di imporre l’asse Mocio – Trappolino – Capoccia forte della titolarità della maggioranza delle tessere. L’incontro dell’unione comunale che dovrebbe riunirsi la prossima settimana dovrebbe servire proprio a questo, contro la commissione composta dagli eletti invocata nella corrente che fa riferimento a Giuseppe Germani e Fausto Galanello (oltre a tanti giovani). La data del congresso poi – subito o in autunno – sarebbe in realtà questione di lana caprina, secondo i mociani, perché c’è chi sventola norme e regole per spiegare come il congresso si svolgerà comunque con le tessere del 2011 perché quelle del 2012 saranno valide ed effettivamente ratificate dalla commissione soltanto a febbraio del prossimo anno.
Non è un dettaglio, considerando lo “sciopero” del tesseramento dello scorso anno portato avanti da alcuni esponenti dell’area che lanciato ora la sfiducia. Uno “sciopero” finalizzato a mettere in crisi il mandato di Mariani ma che ora, stando cosi le cose, rischia di diventare un boomerang. Per la componente che ha sfiduciato Mariani, invece, come noto, la ricetta dovrebbe essere: guida del partito ad una commissione composta dai rappresentati istituzionali eletti (l’onorevole Carlo Emanuele Trappolino, il consigliere regionale Fausto Galanello, l’assessore provinciale Stefano Mocio e il capogruppo in consiglio comunale, Giuseppe Germani). Una commissione congressuale per preparare tecnicamente il congresso, un comitato organizzativo per la Festa Democratica imminente. E congresso, naturalmente, ma in autunno.