ORVIETO – Immobili fantasma, in corso 261 avvisi di accertamento. Tanti sono nell’Orvietano i fabbricati non dichiarati al Catasto scoperti dall’Agenzia del Territorio, tramite le foto aeree scattate lo scorso anno. Sulla base della foto – identificazione (realizzata in tutta Italia in collaborazione con l’Agea) e dei successivi sopralluoghi, gli uffici provinciali hanno provveduto all’attribuzione di una rendita presunta per i fabbricati e lo step successivo adesso è richiesto ai proprietari che devono mettersi in regola. Quelli chiamati a farlo nell’Orvietano sono 261, per la stragrande maggioranza nel solo Comune di Orvieto. Nomi e particelle, insieme agli avvisi di accertamento di rendita presunta, liquidazione di oneri e irrogazione sanzioni per gli immobili non dichiarati, sono consultabili fino al 2 luglio (la pubblicazione è iniziata il 3 maggio) presso i Comuni, tramite affissione all’albo pretorio (anche on line) oppure direttamente presso gli uffici provinciali dell’Agenzia del Territorio e sull’apposita pagina del sito internet. Un modo per dare a tutti gli interessati la possibilità di vagliare la propria posizione ed eventualmente fare ricorso.
I termini sono i seguenti: sessanta giorni dalla pubblicazione in Gazzetta per ricorrere presso la commissione tributaria provinciale presso in merito all’attribuzione della rendita presunta (entro il 3 luglio), centoventi giorni dalla pubblicazione su Gazzetta per presentare atti di aggiornamento catastale (entro il 3 settembre 2012). Nel frattempo, i proprietari dei fabbricati per i quali è stata determinata la rendita presunta possono chiedere il riesame per le seguenti motivazioni: errata intestazione della particella catastale del terreno su cui insiste l’immobile, non accatastabilità del fabbricato, avvenuta presentazione della documentazione per l’accatastamento del fabbricato prima della data di registrazione negli atti della rendita presunta.
Ad Orvieto gli immobili sconosciuti al catasto e, dunque al Fisco, si sono rivelati tantissimi. Duecentosessantuno per la precisione: 171 nel Comune di Orvieto, una trentina nei Comuni del Comprensorio e per il resto i soggetti interessati sono nati o hanno la sede legale altrove. Ci sono anche aziende agricole, imprese e addirittura le Ferrovie dello Stato, ma prevalentemente si tratta di privati cittadini. Mettersi in regola, come sempre, conviene. Nel momento in cui i soggetti, a cui è notificato un fabbricato “fantasma”, non si mettano in regola con il Catasto, omettendo la documentazione che attesti la presenza di un abuso edilizio, l’Agenzia del Territorio stessa subentra al soggetto inadempiente e anticipa tutti gli oneri a suo carico: oneri che però saranno poi tassati ulteriormente e riattribuiti al soggetto. In poche parole più si aspetta a regolare la propria posizione più si pagherà. Da non trascurare poi che su tutti gli immobili “fantasma” il Comune potrà richiedere l’Imu e la vecchia Ici fino a cinque anni fa. Quindi tra sanzioni e imposte si preannuncia un bel salasso per chi fino a questo momento ha pensato di farla franca.