ORVIETO – Un’edizione da incorniciare. Dopo le tante contestazioni dello scorso anno (tra soste infinite e poca compostezza) il corteo storico 2012 resterà nell’album dei ricordi come un’edizione esemplare. Sarà stato lo scatto di orgoglio dopo le polemiche dello scorso anno, sarà stata la preparazione alle edizioni del biennio eucaristico del 2013 – 2014. Di fatto, quest’anno la sfilata del Corpus Domini di Orvieto non ha fatto rimpiangere i bei tempi andati, come accade spesso nel più classico dei commenti retorici post celebrazioni. Intatta la dignità e la sobrietà dei figuranti. Corteo storico e il corteo religioso sono riusciti a mantenere ragionevoli distanze, senza far perdere la godibilità dello spettacolo, laddove lo scorso anno i due cortei erano arrivati a distanziarsi anche di una trentina di minuti, determinando lunghe soste con i figuranti inevitabilmente sfiniti dal sole. Quest’anno, invece, una parata anche più lunga del solito, ma che di fondo non ha tradito le migliori aspettative.
Tanti i turisti e orvietani venuti ad ammirare la rievocazione storico e religiosa del miracolo di Bolsena e del libero Comune medioevale, “quando la città – come recita la voce narrante del corteo – uscita da una lunghissima “notte”, divenne comune potente e rispettabile”. In quattrocento costumi, preziosi come gioielli, è riprodotto il potere civile e la forza militare dell’epoca. Sempre con qualche problema organizzativo in più il corteo religioso che, comunque, è stato pur sempre più composto di quello del 2011.
La santissima reliquia del Corporale era accompagnata quest’anno dal cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e Presidente della Conferenza episcopale italiana. “La presenza del Corporale del miracolo di Bolsena fa di questo un luogo della centralità eucaristica” ha detto il cardinal Bagnasco nell’omelia durante la concelebrazione in Duomo che ha preceduto l’uscita del corteo religioso. Le sue parole fanno riecheggiare il progetto del Duomo santuario eucaristico, lanciato dal vescovo emerito Giovanni Scanavino, e di cui nell’ultimo anno non si è più parlato. Bisognerà attendere l’arrivo del nuovo vescovo, sua eccellenza monsignor Benedetto Tuzia, per capire se c’è l’intenzione o meno di rilanciare il progetto. Monsignor Tuzia è stato trasferito dalla sede titolare di Nepi e assegnato alla Diocesi di Orvieto Todi lo scorso 31 maggio. Arriverà in città alla fine del mese per il passaggio delle consegne con l’amministratore apostolico, monsignor Giovanni Marra – anche lui ieri in processione – ed insediarsi con una cerimonia solenne il prossimo 30 giugno.
I festeggiamenti in città per la festività del Corpus Domini si sono chiusi, a sera, con l’ormai tradizionale concerto benefico organizzato dall’Ordine equestre del Santo Sepolcro in piazza Duomo. Iniziativa che è sempre stata animata dal geometra orvietano, nonché delegato di Orvieto per l’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, Lucio Bufalini, scomparso improvvisamente lo scorso primo giugno all’età di sessantacinque anni. A lui e alla sua famiglia è stato dedicato il concerto della Banda Nazionale della Marina Militare.