ORVIETO – Finita la fase di test, sarà attivato a giorni sulle strade orvietane l’autovelox in dotazione alla polizia municipale. Un solo autovelox, per il momento, che verrà utilizzato a turno sulle auto delle pattuglie all’interno del centro storico e nei quartieri sotto la Rupe. La fase di test, durata alcune settimane, ha riguardato diverse arterie a intensa circolazione come la strada del Piano che conduce da Orvieto scalo al quartiere di Sferracavallo e via Postierla, nel centro storico (qui – vale la pena di ricordare – vige il limite di velocità a trenta chilometri orari). La sola sperimentazione non ha mancato di suscitare già i primi timori di “agguati” da parte degli automobilisti. Terminata questa fase che è stata a sua volta preceduta dalla formazione del personale, l’autovelox inizierà a funzionare realmente, ovvero alle foto scattate dal dispositivo seguiranno i verbali. Per il momento si tratterà dunque di postazioni mobili. Ma l’amministrazione comunale ha intenzione di attivare anche le postazioni fisse. C’è bisogno di più tempo però, per ottenere tutti i permessi del caso da parte della Prefettura. E soprattutto c’è bisogno di risorse economiche. L’attivazione delle postazioni fisse è vincolata, infatti, ad un progetto sulla sicurezza stradale recentemente approvato dalla Giunta. Tempi lunghi dunque e con l’incertezza del finanziamento.
Si tratta del progetto denominato “Azioni integrate per la sicurezza stradale” con il quale i Comuni di Porano e Orvieto – quest’ultimo è capofila – che partecipa al bando regionale relativo agli interventi del terzo, quarto e quinto programma di attuazione del Piano nazionale della sicurezza stradale che prevede, appunto, la gestione delle risorse a livello regionale coerentemente con i principi e i parametri concordati tra Governo, regioni, province e comuni. Il costo complessivo del progetto è di 450.000 euro (di cui 270.000 richiesti come finanziamento regionale e i restanti 180.000 euro a carico dei due enti). In ogni a caso a giorni sembra essere destinato ad essere attivato il dispositivo mobile. Gli automobilisti sono avvisati. E già si teme una strage di multe, come a Terni.
Un po’ alla stregua di quanto accaduto nel 2008 all’attivazione dei varchi elettronici per l’accesso al centro storico. Le prime perplessità si sono fatte sentire anche in Comune. L’idea non piace del tutto allo stesso consigliere di maggioranza Pierluigi Leoni (Pdl). “Vorrei far presente – ha osservato qualche tempo fa – che sento parlare dell’istituzione degli autovelox, cosa talmente abusata in tutta Italia che pone reali dubbi sulla vera efficacia. Pratica che da noi non è stata sfruttata perché la circolazione è quasi esclusivamente locale. Vorrei, comunque, far presente che, se adottata, venga utilizzata senza l’illusione di sanarci il bilancio e che sia fatta nell’interesse dell’incolumità dei cittadini, ovvero nelle zone più suscettibili di incidenti”. L’assessore ai Lavori Pubblici e Viabilità Leonardo Brugiotti su questo punto ha fornito ampie rassicurazioni: “L’autovelox non lo useremo per fare cassa e per tendere biechi agguati agli automobilisti, ma come deterrente della velocità”. Non resta che aspettare di vedere le modalità con cui verrà attivato. In attesa di capire quando e se arriveranno anche le postazioni fisse. Alcune sono già ipotizzabili: via Postierla, strada del Piano, via dei Tigli, Strada dell’Arcone, sono alcune di queste.