MONTECCHIO – “Zitta, zitta che t’ammazziamo”. E giù schiaffi e pugni. Tutto per un pò d’oro. Catenine, anelli, ora antico, tutti ricordi affettivi di una vita. La fede quella no, nonostante tutti i tentativi, non sono riusciti a strappargliela dal dito. Alla fine un’anziana di 72 anni di Montecchio, vittima di una rapina violenta nella notte tra domenica e lunedì, non ha avuto neanche la forza di chiamare i figli che si sono accorti di tutto soltanto al mattino. I ladri l’hanno lasciata li sul suo letto, a gemere, mezza tumefatta dalla botte. E’ successo alle porte del paese di Montecchio, nei pressi del centro abitato lungo viale Todi, la strada che conduce alla frazione di Melezzole. Una rapina violenta alle porte di un ridente paese, dove mai nulla del genere era accaduto.
La vittima è un’anziana, di 72 anni, ben portati, che vive da sola. A breve distanza, neanche un centinaio di metri, abitano i due figli. Intorno alle due del mattino, in due si sono introdotti all’interno della casa singola. Le sbarre al piano terra non li hanno fermati. Con l’aiuto di una scala i malviventi sono entrati da una finestra del primo piano. Forse neanche loro avevano calcolato che la signora potesse svegliarsi per il rumore. Allora a quel punto si sono divisi i compiti.
Uno dei figli della donna Stefano Bartolomei, imprenditore edile, riferisce così di quei tragici momenti. “Alle 6,30 quando sono passato da lei l’ho trovata terrorizzata. Non aveva neanche avuto la forza di chiamare. Ha raccontato che uno la teneva ferma riempiendola di schiaffi e cazzotti sulla testa, mentre lei urlava. La minacciavano: “Zitta, che t’ammazziamo”. L’altro, nel frattempo, ha continuato a saccheggiare casa. Le hanno strappato la catenina dal collo, mentre non ci sono riusciti con la fede. In casa c’era anche qualche spicciolo, quello che la mamma teneva nel portafogli per la spesa quotidiana. E altre cose, che però non hanno preso. Non so se perchè non interessati o perché hanno avuto fretta di andarsene”.
La donna, sotto choc, non è stata portata la pronto soccorso, al mattino i figli, fratello e sorella, hanno preferito chiamare il vicino medico curante che l’ha visitata e le ha somministrato dei calmanti. Ne avrà per circa dodici giorni. Il bottino sarebbe inferiore ai cinquemila euro.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Montecchio che, sotto il coordinamento della compagnia di Amelia, hanno avviato subito le indagini con tutti i rilievi del caso. Hanno ascoltato la donna e hanno portato via dei reperti, tra cui le federe dei cuscini, da far analizzare. Pare che i due – uno forse moro e tarchiato travisato da un cappuccio e uno col passamontagna, entrambi con i guanti – non avessero particolari inflessioni. Italiani o stranieri che fossero, parlavano comunque un buon italiano. A Montecchio sono tutti sconvolti. “Mai successa una cosa del genere – afferma il sindaco, Davide Lisei – siamo preoccupati per una violenza che non avevamo mai pensato potesse arrivare a toccarci così da vicino”.