ORVIETO – Dopo i numeri in rosso dello scorso anno, il turismo orvietano torna a sorridere. I dati raccolti dal Servizio regionale del turismo, relativamente al primo trimestre dell’anno, descrivono una situazione con percentuali quasi tutte positive con un +6,16% negli arrivi e +9,58% nelle presenze. La nota “dolente” restano gli alberghi, dove si vedono sempre meno italiani: -5,28% di arrivi. E’ anche l’unica percentuale negativa, per la verità. Un risultato che per restare alle percentuali colloca la performance dell’Orvietano subito dopo quella delle migliori in Umbria, ovvero della Valnerina e dello Spoletino. Realtà che non conoscono segni meno, sebbene i numeri nella città del Duomo e nel suo comprensorio siano nettamente superiori. Tra gennaio e marzo nell’Orvietano sono stati 18.449 gli arrivi e 39.039 le presenze. Questo (come del resto in tutta la Regione) grazie alla performance di marzo, viste le condizioni di maltempo di gennaio e febbraio. Negli esercizi alberghieri sono rimasti pressoché stabili gli arrivi (+0,28%) e sono aumentate le presenze del -7,67%.
Sostanzioso l’incremento dei turisti stranieri (+14,54% arrivi e +12,13% presenze), mentre si registra un calo degli italiani relativamente agli arrivi (-5,28% come detto). Negli esercizi extralberghieri sono aumentati sia gli arrivi (+24,87%) sia le presenze (+12,31%) grazie soprattutto all’exploit degli stranieri che incide fortemente sul saldo complessivo. Qui i dati fanno registrare addirittura un +69,37% negli arrivi (record regionale) e un +30,56% nelle presenze.
Le percentuali non traggano in inganno, perché a dispetto del segno meno sugli arrivi degli italiani, negli alberghi essi restano sempre 9.036 a dispetto dei 4.472 che scelgono l’extralberghiero. Stessa cosa dicasi per il boom percentuale degli stranieri che hanno scelto l’alberghiero, perché le alte percentuali in crescita si traducono, in definitiva, 730 arrivi e 4.469 presenze. Ovvero, restano sempre molti di più gli italiani: 4.472 arrivi e 11.949 presenze. Tuttavia le percentuali segnano un trend degno di attenzione.
I dati, freschi di pubblicazione, sono stati già commentati con soddisfazione dall’assessore regionale al Turismo, Fabrizio Bracco e sono guardati ora con estremo interesse anche dall’amministrazione locale. Sia perché il turismo resta una delle prime economie della città, sia perché in vista del preventivo 2012 si stanno vagliando diverse misure che toccano il settore. Dal ticket sui bus turistici all’imposta di soggiorno. Su quest’ultima in particolare si sta ragionando, nella logica che, dovendo recuperare nuove entrate, sia meglio “tassare” il turista che non andare a gravare ulteriormente sulle tasche dei cittadini. Per quanto, anche per quest’anno, a quanto pare, pure i cittadini inevitabilmente non si salveranno da aumenti e nuove tasse.