Scatterà domenica 20 maggio alle 10.30 la prima delle due sessioni di gara in programma a Orvieto che assegneranno la 40^ Cronoscalata della Castellana, organizzata dall’associazione La Castellana a.s.d. e prova del Trofeo Italiano Velocità Montagna con doppia validità, per il girone Nord e per quello Sud. Al termine di gara-1, riallineamento e subito il via di gara-2 e nel pomeriggio cerimonia di premiazione all’auditorium dell’ITC in località Ciconia, vicino alla zona di partenza. Da venerdì il “circus” della velocità in salita, sia delle auto moderne che di quelle storiche, è nella città umbra per quella che finora è la gara italiana che ha presentato più iscritti nel 2012.
Ieri, sotto a un bel sole e davanti a un pubblico appassionato e allo stesso tempo composto, si sono disputate le due classiche manche di prove ufficiali del sabato per permettere ai 142 concorrenti che venerdì hanno portato a termine le operazioni di verifica di lavorare sugli assetti delle proprie fiammanti vetture da corsa e familiarizzare con il tecnico e spettacolare tracciato orvietano, che misura 6,190 km e si snoda su un dislivello di 308 metri per una pendenza media del 4,69%, percorrendo la S.S. 69 dalle porte della città fino alla frazione di Colonnetta di Prodo.
I piloti che nella prima salita di prova hanno meglio trovato la quadratura del cerchio sono stati quelli dei prototipi di gruppo E2/B, a partire dal giovanissimo “nipote d’arte” cosentino Domenico Scola. Per lui prima volta a Orvieto iniziata nel migliore dei modi e lavoro in vista sulle regolazioni dei rapporti del cambio della sua Osella PA21/S-Honda di classe 2000 per la gara. Gara che purtroppo non dovrebbe vedere al via un sicuro protagonista su una sorprendente e nuova Ligier JS49-BMW: l’eugubino Andrea Picchi. Per lui ottimi i primi riscontri, fino a una sfortunato inconveniente al propulsore 3000 e conseguente grossa perdita d’olio. Ha ben impressionato la Lucchini dell’ascolano Fabrizio Peroni, mentre l’orvietano Michele Fattorini è ai ridosso dei primi proseguendo l’apprendistato su Radical SR8 dopo l’esordio a Caltanissetta. Il “padrone di casa” è comunque fiducioso in vista della gara. Le Sport E2/B dovranno comunque fare i conti con le monoposto del gruppo E2/M, che hanno primeggiato nella seconda salita. In particolare la Lola di Formula 3000 dell’abruzzese Stefano Di Fulvio. Per lui miglior riscontro cronometrico di giornata dopo qualche noia alla trasmissione patita nella prima manche. Attenzione però anche alle F.3000 del livornese Franco Perini e soprattutto del pistoiese Franco Cinelli, che oggi ha dovuto fronteggiare guai elettrici. Tornando ai prototipi, nel gruppo CN molto soddisfatto delle “qualifiche” il rientrante eugubino Gianni Urbani su Osella PA21/S. Con la PA20 il primo inseguitore, alle prese con nuove regolazioni sulle sospensioni, è il giovane fiorentino Fabrizio Peroni. Il siracusano già impegnato in CIVM Ignazio Cannavò è stato il miglior interprete tra le vetture GT al volante della Ferrari F430, con la quale sfida la Porsche Cayman del pescarese Pietrovito Pierdomenico dopo aver risolto alcuni problemi di setup all’anteriore.
Molto interessante e incerto il gruppo E1. La sorpresa è senza dubbio quella di Daniele Pelorosso. Sul tracciato di casa il giovane orvietano sta affinando il feeling con la sua nuova Renault Clio Proto di classe 2000, voglioso di far comunque bene davanti al suo pubblico. Tra i rivali c’è sicuramente Abramo Antonicelli, anche se il maceratese ha sofferto qualche noia elettronica sulla sua BMW M3. In classe 1150, molto soddisfatta della sua Citroen C1 e molto emozionata la perugina Deborah Broccolini, al cui padre la Cronoscalata della Castellana dedica un Memorial per il vincitore della classe N 1600. Proprio una vettura 1600 è stata tra le maggiori sorprese del gruppo N, la Peugeot 106 del cosentino Mario Alex Greco, anche se l’esperto calabrese Luigi Malizia dovrebbe aver risolto le noie ai freni patite nelle prove. In gruppo A il pilota da battere sarà l’aquilano Serafino Ghizzoni su Honda Civic Type-R, in Racing Start, invece, le prove di Roberto Chiavaroli sono state caratterizzate da grossi inconvenienti al turbo della sua Mini Cooper S, mentre l’umbro Paolo Mancini di Gualdo Tadino ha chiuso la giornata positivamente su Renaul Clio RS Light. Tra le VSO miglior tempo di Emiliano Di Muzio (Peugeot 106 rallye); nelle storiche spicca Piero Lottini (Osella PA9/90).