L’antica chiesa di Sant’Andrea dal 14 maggio si affaccia sulla bella piazza della Repubblica con uno sguardo diverso, così chiaro che risalta da lontano.
Non è il nuovo look voluto dal parroco Don Luca Conticelli. È una questione d’emergenza determinata da qualche gioco sconsiderato che ha procurato un danno superiore ai 14 mila euro!
Il bello è che il parroco dovrebbe conoscere gli eventuali responsabili. Il condizionale è d’obbligo, però, considerato che la certezza non è assoluta.
<<La notte di Pasqua sono rientrato dopo l’una ed ho visto dei ragazzi orvietani giocare a pallone sulla piazza. Al mattino il guaio. La vetrata di alabastro era andata in frantumi… Purtroppo non c’è controllo. Giocare a pallone all’una di notte diventa un problema per Orvieto.>>
Decisamente penso che giocare a pallone in prossimità di monumenti dovrebbe essere un problema in ogni ora del giorno.
Intanto nella mattinata odierna la ditta di Volterra che ha tolto il telaio ha assicurato che la nuova finestra sarà pronta intorno al 28 di maggio.
<<Ora verrà fatto un telaio di ferro battuto, cosa che mi ricorda il lavoro di mio padre- continua il parroco mentre gli operai armeggiano alla base della finestra -ed entro la fine del mese dovremmo avere la finestra di alabastro simile a quella preesistente, sistematavi dopo i restauri fatti sul finire degli anni 20.>>
Così,di compensato com’è ora, la finestra biancastra non lascia filtrare alcuna luce contrariamente alla lastra d’alabastro che, vista dall’esterno, ha l’aspetto opaco della pietra ma all’interno si comporta come una vetrata. Al tempo della costruzione del Duomo ed in epoche più tarde cave di questa roccia sedimentaria esistevano anche nel comprensorio orvietano, in particolare alla Roccaccia (o Rocca Sberna) e a Tordimonte, da cui sicuramente si estraeva sì alabastro di limitata produzione, ma di ottima qualità. Di questi tempi al parroco non resta che ricorrere a Volterra:
<< Certo, la cifra è alta, per questo abbiamo messo un preventivo all’interno della chiesa chiedendo aiuto alle famiglie. Ci vogliono 14 mila euro, tra gli 11 mila di spesa e il 21% di iva. Avrei preferito che il ragazzo responsabile fosse venuto da me e con sincerità mi avesse raccontato l’accaduto… Non gli avrei fatto pagare il danno ma avrei apprezzato la schiettezza. Come responsabile della Pastorale giovanile di Orvieto, questo comportamento mi mette in crisi, significa che anch’io questi ragazzi non li ho saputi prendere…>>