ORVIETO – E’ stata respinta in consiglio comunale (6 contrari, 3 favorevoli) la mozione presentata dai gruppi “Forza Italia”, “Identità e Territorio” e “Gruppo Misto” concernente la riduzione delle aliquote IMU, TASI e TARI per le attività del comparto turistico (attività recettive, ristoranti, ecc…) per il “danno indiretto” provocato dal recente sisma che ha interessato il centro Italia e ad intensificare in tutte le sedi opportune azioni di corretta informazione e promozione del territorio.
La mozione è stata illustrata dal consigliere Stefano Olimpieri (Identità e Territorio) che ha affermato: “I noti eventi sismici e la conseguente distorta comunicazione resa dai media a livello nazionale e internazionale hanno prodotto ‘danni indiretti’ alle attività turistico-ricettive e di ristorazione della città, sebbene il territorio orvietano non fosse stato direttamente interessato dal sisma, provocando un brusco calo delle presenze e prenotazioni sul territorio e aggravando la crisi del settore.
E’ quindi necessario intraprendere urgenti iniziative a sostegno del comparto turistico sia attraverso una efficace campagna di promozione del territorio che attraverso l’individuazione di specifiche misure di sostegno a favore delle aziende del settore. La recente uscita dalla procedura di riequilibrio finanziario (predissesto) e l’avanzo di gestione che anche quest’anno sembra prefigurarsi consentono una maggiore flessibilità sulla destinazione delle risorse. In tale senso, la diminuzione delle aliquote IMU, TASI e TARI porterebbero benefici alle attività del comparto turistico interessate dal ‘danno indiretto’ provocato dal sisma”.
Dibattito:
Assessore al Bilancio, Massimo Gnagnarini: “Oltre al nostro Comune la questione interessa lo Stato e la Regione per le zone colpite gravemente dal sisma che ha provocato una crisi derivata, anche congiunturale, per le categorie economiche. C’è stata una ricaduta negativa anche per quei territori come il nostro che non hanno avuto danni diretti dal sisma. Nei confronti della categoria degli albergatori il nostro Comune è impegnato nel fare ciò che è possibile relativamente all’abbassamento dei mutui e altre misure. Tutto ciò va traguardato attraverso la formula degli equilibri di bilancio. La solidità del nostro bilancio è vera. Non tutto quello che andiamo a registrare come avanzo di gestione è applicabile però alla competenza dell’anno successivo. Per l’utilizzo degli avanzi di amministrazione per il 2017 non disponiamo di quei paventati tesoretti per venire incontro alle esigenze di determinate categorie; inoltre, l’uscita dal predissesto non è una chiacchiera ma un piano nuovo di rientro che individua il 2017 come l’ultimo anno di predissesto (abbiamo l’obbligo di accantonare una somma a ciò finalizzata).
Lo preciso perché quando si fà riferimento alla riduzione delle aliquote IMU, TASI, TARI fintanto che si sta ancora nello stato di predissesto non si può intervenire in questa direzione. Non significa che non si possa intervenire. Rispetto alla mozione pertanto, si evidenzia che gli interventi sui danni prodotti dalla crisi da sisma sono al vaglio e che il Comune è disponibile a verificare, a livello economico e strumentale, ogni possibile attività a favore delle categorie colpite, fermo restando che dal predissesto il Comune uscirà nel 2017”.
Martina Mescolini (PD): “Quantunque il tema sia cogente per come è stata redatta la mozione presenta una punta di demagogia e poca concretezza. Non viene specificato, ad esempio, quali siano le attività che hanno subìto un danno indiretto tale da beneficiare di misure, dal momento che si andrebbe ad impattare su altre categorie. E’ stata discussa e approvata in Regione la mozione affinché il Governo riconosca il danno subìto nel cratere del sisma. Il nostro territorio strutturalmente è integro e non è vicino al cratere, né ha la stessa pericolosità sismica. Una comunicazione mediatica sbagliata ha fatto di tutto il Sentro Italia una situazione di crisi. Sappiamo che non è così, ma è il Governo che potrà riconoscere il danno indiretto. Quello che invece dobbiamo fare è incidere sulla comunicazione, riposizionamento del brand Umbria su tutti gli strumenti di comunicazione, insistendo sul fatto che in gran parte della regione fra cui la nostra non ci sono rischi e le che nostre strutture salde e solide”.
Andrea Sacripanti (Gruppo Misto): “L’impianto della mozione dà atto di quello che ci siamo già detti sul danno indiretto e che tutti condividiamo. Si tratta di dare l’avvio ad una serie di ricerche di fattibilità per riconoscere un ristoro a chi ha subìto danni indiretti dagli eventi sismici e aggiuntivi rispetto a una crisi che già conoscevamo. Attività ricettive, albergatori e ristoranti sono senz’altro le categorie dei beneficiari che indichiamo. L’Assessore ha fatto riferimento alla Tari quindi un aiuto potrebbe essere rivisto verso quei soggetti forti come banche. Invitiamo la Giunta ad incrementare la promozione turistica. Certo, Orvieto non ha avuto danni, ma non possiamo chiudere gli occhi di fronte ad un comparto sempre più sofferente. La mozione vuole dare un segnale di vicinanza da parte dell’Amministrazione. Secondo noi gli spazi per incidere sulle tariffe comunali c’erano. La mozione è stata definita come ‘mal posta’, ma può sempre essere emendata e comunque sarebbe un segnale di attenzione verso un comparto in crisi. Sarebbe anche un modo per fare chiarezza sulla famose Imposta di Soggiorno che fino ad oggi è stata pagata ed che è una di quelle componenti del bilancio che hanno concorso all’uscita anticipata dal dissesto. Ecco una parte di questa tassa potrebbe essere utilizzata per dare risposte concrete. La mozione nasce da segnalazioni concrete e non è demagogica. Se la maggioranza intende emendarla siamo a disposizione”.
Roberto Meffi (Forza Italia): “Lo spirito della mozione è quello di sollevare il problema. Nessuno può negare che nella città c’è una situazione preoccupante, la flessione dei flussi è evidente e il terremoto non ha aiutato. Un’Amministrazione però deve mettere in campo delle soluzioni. Ho visto che c’è stato un preaccordo con Bolsena e Bagnoregio, importante ma insufficiente. Le attività soffrono, sono in ritardo con il pagamento delle locazioni, i collaboratori non percepiscono lo stipendio e così via. Gli strumenti vanno individuati. La città è stata troppo blindata e va riaperta con provvedimenti di varia natura. Così la situazione non funziona”.
Lucia Vergaglia (M5S): “Per certi versi il danno è già fatto. A cominciare dalla presidente Marini che, sedi autorevoli, relativamente allo stop alle gite scolastiche in Umbria ha affermato che ‘è qualcosa di condivisibile e comprensibile’. Arrendiamoci a questa realtà. Lo stop c’è stato e il danno è già compiuto. La crisi indiretta si fronteggia anche con la possibilità di far risollevare una immagine che ormai è stata compromessa. Dobbiamo essere vicini ai nostri concittadini. Concordo sulla restituzione della tassa di soggiorno che, a suo tempo, è stata utile al Comune. La domanda è una sola: li vogliamo aiutare i nostri concittadini? Nel recente tavolo sul turismo abbiamo enucleato tantissime iniziative che vanno garantite economicamente. Adesso i soldi della tassa di soggiorno sono in cassa”.
Presidente, Angelo Pettinacci (PD): La mozione appare poco strutturata senza evidenziare chi ne beneficia e chi le sostiene, quindi da questo punto di vista la trovo debole. Anche l’esempio delle tassazioni su cui intervenire nasconde una certa superficialità nella stesura provocata forse dalla fretta. La Tari un senso ce l’ha, la Tasi che si paga solo su ville e castelli c’entra ben poco, l’Imu la paga il proprietario degli immobili, quindi un intervento del genere implica di sapere a chi vogliamo andare incontro e dove togliamo risorse. Tra qualche giorno verrà depositato il bilancio di previsione quindi, con numeri alla mano, potremo presentare emendamenti al bilancio, e capire bene a chi togliere e chi sostenere. Il bilancio è il solo strumento su cui agire. Invito perciò, sia la maggioranza che la minoranza, a presentare i necessari emendamenti per indicare cosa vogliamo precisamente. Il danno indiretto ci dice quanto la comunicazione è importante e devastante al tempo stesso. Il primo errore è stato fatto all’inizio e anche oggi i messaggi che talvolta rappresentano la città sono amplificati. Messaggi che andrebbero gestiti con grande attenzione”.
Replica Olimpieri: “Il compito di noi consiglieri è proporre richieste su cui impegnare l’Amministrazione, non è compito nostro arrivare al Governo o alla Regione. Banalizzare la mozione non è giusto proprio perché siamo in fase di redazione del bilancio e quindi chiediamo di prevedere delle voci finalizzate. Anziché per uscire dal predissesto, tutti gli avanzi di gestione andavano usati per la città, anziché mettere in ginocchio il terziario e il turismo di questa città. Come consiglieri e amministratori possiamo far funzionare bene quello che abbiamo. Un esempio: la chiusura del Pozzo di San Patrizio per lavori doveva avvenire a gennaio quando i turisti sono dimeno, adesso invece perdiamo gli incassi con un danno pesantissimo per la città. Mi scuso se ho scritto in maniera grossolana la mozione, ma altra cosa è amministrare in maniera grossolana la città. Le risorse ci sono ma vengono utilizzare in maniera impropria. Serve uno shock contro la crisi spaventosa di questo territorio. Penso ad esempio all’attivazione dei contratti di solidarietà per alcune categorie. Oggi dobbiamo dare un segnale. Se la mozione può essere valida va migliorata. Aspettiamo il bilancio giustamente, ma approviamo una mozione per trovare risorse per salvare alcune attività della nostra città”.
Dichiarazioni di voto, Sacripanti: “Dispiace che su temi in cui dovremmo trovare la massima condivisione ciò non è possibile. Una mozione anche bistrattata di cui invece rivendico la capacità di fotografare una situazione oggettiva da affrontare facendo leva sulle risorse che abbiamo. Noi non potevamo indicare cifre. Era solo un atto di indirizzo invitando l’Amministrazione ad avere un occhio di riguardo per le categorie che soffrono. Una cosa è la comunicazione nazionale, altra cosa è la constatazione reale di quello che oggi vive la nostra città. Di una mozione va colto lo spirito positivo. Ma non è stato colto”.
Andrea Taddei (PD): “Condivido lo spirito ma discuto sul resto. Per me la mozione presentata è marginale e anche un po capziosa, laddove sono state evidenziate le voci più risonanti alle orecchie del cittadino. Non è serietà questa sapendo che prestissimo in sede di bilancio si potranno fare tutte le proposte del caso. E’ tutto il contesto che va rimesso in moto. Più che uno shock ad Orvieto servono azioni e non mozioni che non portano a nulla. Non vogliamo negare che Orvieto ha problemi ma le strategie vanno individuate e tradotte in misure ed emendamenti che saranno essere presi in considerazione”.