ORVIETO – Mente oggi a Ficulle interverrà la presidente di Regione Catiuscia Marini per sostenere le ragioni del sì (iniziativa che già tante polemiche ha suscitato), anche il segretario provinciale dei Democratici chiede la parola sulla fusione dei cinque Comuni dell’Alto Orvietano per la quale si voterà domenica. Carlo Emanuele Trappolino è naturalmente favorevole e invita a sgomberare il campo da polemiche “inutili e strumentali”.
“Sosteniamo l’impegno dei nostri amministratori e il lavoro dei comitati civici – afferma – che dimostra come dopo tanti anni l’Alto Orvietano abbia assunto un ruolo di vero protagonismo.
Nello scontro generale in cui si contrappongono politica e democrazia da un lato e antipolitica e populismo dall’altro, il processo di riforma che parte dal basso è un segnale importante che spinge la politica a ripensarsi”. Trappolino intende inoltre dare merito alla Regione non solo per l’impegno coerente che sta mettendo nel processo di riforma, ma anche per avere “introdotto nel referendum elementi che garantiscono anche quanti si dichiareranno contrari”.
“Della fusione – prosegue il segretario provinciale dei Democratici – vanno sottolineati gli elementi di positività: il nuovo ente sarà il 23esimo dell’Umbria, il quinto nella Provincia di Terni. Un valore politico importante per il territorio. Senza contare i finanziamenti nazionali a cui avrà accesso, la deroga al patto di stabilità per tre anni. Ma soprattutto la fusione è un’esigenza se si vogliono dare risposte ai cittadini, quelle risposte che i piccoli Comuni non sono più in grado di dare. Tutto questo salvaguardando le identità locali, come hanno ben presente i sindaci che non hanno fatto questa scelta a cuor leggero”. (S.T.)