“La società Itw & Lkw Geotermia Italia ha comunicato oggi (ieri per chi leegge) alla Regione Umbria di rinunciare alla prosecuzione della procedura di ‘Via’, la valutazione di impatto ambientale, in corso presso i competenti uffici regionali per la realizzazione a Castel Giorgio di un impianto geotermico che il Ministero dell’Ambiente aveva individuato quale proprio progetto pilota”. È quanto rende noto l’assessore all’Ambiente e alle Energie alternative della Regione Umbria, Silvano Rometti ricordando che pertanto è stata annullata la “inchiesta pubblica” organizzata per lunedì 2 settembre a Castel Giorgio, prevista dalla normativa sulla “Via”.
“La Regione – sottolinea l’assessore Rometti – ha sempre seguito con la massima attenzione e altrettanto rigore questo progetto finalizzato alla produzione di energia elettrica e calore mediante lo sfruttamento della risorsa geotermica nel sottosuolo e per il quale la società proponente aveva presentato nel novembre 2012 ai nostri uffici l’istanza per la valutazione di impatto ambientale. In considerazione della rilevanza territoriale del progetto, prendendo atto anche delle molteplici manifestazioni di dissenso da parte di enti, associazioni ambientalisti e comitati cittadini – aggiunge – applicando con coerenza e fermezza le prescrizioni di legge, la Giunta regionale aveva già disposto la ripubblicazione del progetto a seguito di alcune modifiche apportate dalla società nel corso della procedura di Valutazione di impatto ambientale”. Un provvedimento contro il quale la società si è opposta con un ricorso al Tar.
Nei giorni scorsi, “ho manifestato direttamente al ministro dell’Ambiente Andrea Orlando, scrivendogli una lettera – prosegue l’assessore Rometti – forti perplessità in merito a ruoli e posizioni nel percorso seguito dalla società per il procedimento regionale di ‘Via’. Oggi è arrivata la comunicazione formale della rinuncia a proseguire l’iter”.
La Regione Umbria è impegnata nello sviluppo della produzione di energia da fonti rinnovabili, fra cui la geotermia – ricorda Rometti – ma sulla base di “regole e criteri chiari e certi, nel rispetto del territorio e dell’ambiente. A questi ci siamo attenuti nell’iter per la realizzazione del progetto di Castel Giorgio e con lo stesso rigore seguiremo anche ogni altro progetto”.