ORVIETO – Cadavere restituito dal lago, aumentano le somiglianze che porterebbero all’identificazione con Maria Brenci, l’anziana di settanatanove anni di Massa Martana scomparsa domenica 27 gennaio, dopo che insieme alla badante si era allontanata da casa per recarsi a Montemolino di Todi. L’autopsia e la prova del Dna saranno disposte in queste ore, trascorsi i tempi tecnici di permanenza in cella frigorifera, tempi necessari visto lo stato di decomposizione del corpo. Ma, da una prima ricognizione, sono già molti gli elementi che orientano gli inquirenti ad una plausibile identificazione. Non solo le pantofole con chiusura lampo e le calze gambaletto, oltre alla corporatura media e all’altezza (circa 1,60 metri).
A questi elementi di somiglianza si aggiunge anche che il cadavere ripescato mercoledì dalle acque del lago di Corbara in località Fossatello aveva la protesi dentaria come l’anziana di Massa Martana e come lei aveva subito la rottura del femore. In ogni caso la prova decisiva resta quella del Dna, mentre dall’autopsia si aspettano elementi circa le modalità del decesso, anche se il lavoro dell’anatomopatologo non sarà semplice viste le condizioni del corpo particolarmente compromesse.