ORVIETO – Finanziamenti, contributi, ma anche messa in sicurezza, riqualificazione urbana e responsabilità. Sono alcuni dei principali argomenti discussi mercoledì sera tra i rappresentanti dell’associazione “Val di Paglia Bene Comune” e del comitato “12 novembre 2012” nella sede della conferenza dei capigruppo. Un incontro sollecitato sull’onda della richiesta avanzata dal comitato delle aziende alluvionate di convocare un consiglio comunale aperto. La data verrà fissata stasera in una nuova conferenza di capigruppo, a dispetto delle iniziali ritrosie a convocare un’assise in assenza della dichiarazione dello stato di calamità (almeno fino a ieri pomeriggio).
Lo stato di è stato dichiarato ieri sera dal Consigio dei ministri.
Questo il comunicato ufficiale:
Il Consiglio dei ministri ha deliberato lo stato di emergenza per i
comuni della Regione Umbria colpiti dalle eccezionali avversità
atmosferiche che si sono verificate nei giorni 11, 12 e 13 novembre
2012, fissandone la durata in 90 giorni e attribuendo la competenza a
coordinare gli interventi al Capo del Dipartimento della Protezione
Civile. Nella fase successiva allo stato di emergenza il coordinamento
spetterà alla Regione Umbria. Per far fronte alle attività di
emergenza sono stati stanziati 7 milioni di euro dal Fondo Nazionale
per la Protezione Civile.
Con la dichiarazione di stato d’emergenza si possono spendere infatti le risorse già assegnate. E’ il caso dei 7 milioni di euro già assegnati per fronteggiare le emergenze, all’interno dei quali ci sono anche i 250 mila euro già spesi dal Comune di Orvieto per gli interventi immediati e dei 300 milioni di euro già messi a disposizione di Lazio, Umbria, Toscana e Liguria. Di questi ad Orvieto dovrebbero arrivare una cinquantina, per il 20% destinati ai privati. Il sindaco ha anticipato, in ogni caso, che “la procedura della dichiarazione dello stato di emergenza dovrebbe essere alla conclusione”.
Stasera intanto, con l’assemblea pubblica che si svolgerà a partire dalle 21 presso il centro sociale di Ciconia, vedrà la luce un terzo organismo per la gestione del post alluvione. Si tratta del comitato “Orvieto mai più fango” che nell’intenzione dei promotori vuole affiancarsi al comitato delle aziende e all’associazione dei privati già esistenti, con finalità del tutto simili.
Dopo una pausa di alcune settimane, infine, riprenderanno lunedì i lavori per la messa in sicurezza del territorio orvietano, colpito dall’alluvione. In particolare, fa sapere la Protezione civile, l’attenzione sarà rivolta ai territori di Ficulle e Parrano, colpiti da diverse frane e dall’inagibilità del ponte di Olevole.