ORVIETO – Perchè Roccella Jonica sì e Orvieto no? E quando il festival avrebbe perso di qualità visto che il Ministero l’ha finanziato per le ultime undici edizioni? Il mancato sostegno da parte del Ministero per i Beni culturali a Umbria jazz winter, proprio quest’anno che si festeggia il ventennale della rassegna, continua a fare discutere. E all’interrogazione dell’onorevole Carlo Emanuele Trappolino (Pd) si unisce anche quella a doppia firma dell’onorevole Trappolino e di Giuseppe Giulietti (gruppo misto e portavoce di Articolo21). “Quale è stato il parametro di valutazione che ha permesso il finanziamento del festival jazz di Roccella Jonica e negato lo stesso finanziamento a Umbria Jazz Winter di Orvieto? Quale commissione e composta da chi, ha stabilito il valore del cast degli artisti presenti ai due festival?” chiedono sostanzialmente i parlamentari al ministro Lorenzo Ornaghi. Anche perché lo stesso dicastero, fanno notare Giulietti e Trappolino, “ha contribuito ininterrottamente per undici edizioni allo svolgimento di tale manifestazione, riconoscendone il pieno valore artistico e culturale”.
Anche l’assessore Fabrizio Bracco in Regione ha parlato di un “incomprensibile diniego” che ignora “la storia, la qualità ed il valore aggiunto sia di Umbria Jazz che di Umbria Jazz Winter in termini di crescita culturale, sociale ed economica e non solo per l’Umbria”. Insomma, la levata di scudi è unanime sia per il significato simbolico dell’avallo da parte del Ministero, sia per il contributo concreto di 35mila che viene a mancare, in un’edizione alla quale per andare in scena mancano ancora circa 200mila euro. Col Ministero infatti come noto, si è sfilata anche la Provincia di Terni e un grosso sponsor, il Trento Doc. Sono in corso trattative per l’intervento di nuovi marchi, ma i contratti non sono ancora chiusi. Si vocifera del possibile ingresso di altre “bollicine”, quelle del Ferrari, e di una importante compagnia di crociera il cui nome resta top secret. Ma nulla di confermato.