ORVIETO – Maggioranza in frantumi, rinviati tutti i punti all’ordine del giorno del consiglio comunale di lunedì: asili nido, Imu, tassa di soggiorno. In virtù delle proroga concessa dal Governo per l’approvazione dei preventivi e vista la mal parata sui diversi orientamenti in seno alla maggioranza il sindaco si è visto costretto a ritirare tutti i punti all’ordine del giorno che saranno discussi ora il 27 agosto, dopo gli approfondimenti del caso.
Ad accorgersi della crepa il consigliere dei Socialisti Evasio Gialletti che sin dal primo punto – asili nido – ha pensato di sollevare una pregiudiziale al termine della relazione dell’assessore. Una richiesta di rinvio che riguardava la sola pratica degli asili nido ma che dopo la conferenza dei capigruppo e una riunione di sindaco e giunta si è trasformata in un rinvio di tutte le pratiche iscritte. “Il consiglio comunale ha accolto la mia proposta di rinviare al già previsto consiglio del 27 agosto prossimo la discussione degli argomenti all’ordine del giorno, alla luce delle nuove disposizioni governative, che hanno prorogato l’approvazione del bilancio al 31 ottobre, facendo così venire meno l’urgenza della seduta del consiglio odierno”. Questa la versione ufficiale del sindaco. Ma la questione è ben più delicata come non manca di sottolineare, compatta, l’opposizione.
“Riunita la commissione dei capi gruppo – fanno sapere Pd, Socialisti e Rifondazione – sono emerse problematiche in parte condivise da alcuni membri dalla maggioranza che concordano sulla necessità di apportare correttivi al regolamento stesso soprattutto nella parte relativa alla individuazione di clausole in grado di garantire i soggetti oggettivamente in difficoltà fra gli utenti del servizio”. Più in generale affermano: “La procedura utilizzata per presentare i punti all’ordine del giorno è, come purtroppo costume da molto tempo, tale da esautorare totalmente la capacità decisionale dei consiglieri comunali nonché la loro possibilità di portare contributi migliorativi. La reazione alle giuste obiezioni della minoranza, è uno scatto stizzito di ritiro di tutti i punti in discussione, che fino a pochi istanti prima erano stati presentati come “urgentissimi”. Assolutamente da approvare in questa seduta, pena conseguenze gravissime sull’esistenza dei servizi e sulla tenuta del bilancio. Anche questo è un atto di arroganza che la dice lunga su come si continua ad intendere la gestione dell’interesse comune. A questo punto una domanda sorge spontanea: come verrà utilizzato questo tempo che il Sindaco e la sua maggioranza si sono presi? Decideranno di approfondire anche con le forze politiche di minoranza i provvedimenti ritirati con l’intento di renderli più giusti ed equi, o tenteranno esclusivamente di convincere i ritrosi tra le loro fila per ripresentarsi compatti al consiglio del 27 agosto?”