di Valentino Saccà
ORVIETO – Tra le tante forme di dialogo che la città di Orvieto offre negli ultimi anni c’è anche la filosofia, che per il secondo anno sarà protagonista indiscussa di un festival. Dalla Germania a Orvieto la Decade kantiana è un percorso partito dal 2014 che arriverà fino al 2024, anno commemorativo per il trecentesimo anniversario della nascita di Immanuel Kant. Partendo dallo scorso 2017, Orvieto sceglie un tema kantiano da sviluppare ogni anno fino a raggiungere la data prefissa. Così nasce Orvieto in Philosophia, e nella tarda mattinata di giovedì 15 novembre presso il Centro Studi Città di Orvieto si è tenuta la conferenza stampa di questa seconda edizione che si svolgerà dal 28 al 30 novembre. Ha aperto la seduta il presidente del Centro Studi Matteo Tonelli sottolineando il successo riscosso con la prima edizione e che quest’anno il programma presentato appare ancora più strutturato.
“Abbiamo messo insieme idee, forze e competenze – ha detto Tonelli – collaborando con l’Unitre di Orvieto e da tutto questo ne abbiamo tirato fuori un festival coordinato dal professor Franco Barbabella. Inoltre voglio precisare che si tratta di un evento con nomi del settore di una certa importanza e realizzato con un budget di 7.000 euro“.
“Grazie al Centro Studi, all’Unitre e alla dirigente scolastica Cristiana Casaburo – ha esordito Franco Barbabella – per la collaborazione nel creare e sostenere l’evento, un evento in cui va sottolineato che non è un festival in cui si parla di filosofia agli studenti ma con gli studenti ed è un distinguo fondamentale. Orvieto in Philosophia si pone l’obbiettivo di presentare la materia come strumento del pensiero critico in modo libero, perché le nuove generazioni possano usarla come chiave di accesso in un mondo sempre più complesso”.
“Ringrazio inoltre il maestro Riccardo Cambri – ha proseguito Barbabella – per aver accolto a braccia aperte fin da subito questa iniziativa partita con la Decade kantiana. Il risultato finale di tutto questo lavoro è poi quello di poter discutere l’argomento scelto, che quest’anno sarà la bellezza sotto qualsiasi sfumatura, e poterlo discutere insieme ad un grande filosofo, che per questa edizione 2018 sarà Sergio Givone.
Mi auguro che Orvieto in Philosophia possa diventare uno dei grandi appuntamenti annuali per la città e estendere la collaborazione con Umbria Jazz Winter, dato che il legame tra filosofia e musica jazz è molto forte, come ha sottolineato più volte l’opera e il pensiero di Massimo Donà che anche quest’anno sarà nostro gradito ospite”.
“Tra gli altri grandi ospiti di questa edizione – ha concluso Barbabella – ci sarà Luciano Dottarelli(una presenza fissa del festival), Stefano Marino e Luca Taddio. Come corollario a tutto questo avremo anche delle jam session serali di musica jazz e il salotto filosofico presso il Bar Montanucci, in cui discutere con i filosofi su vari temi”. La dirigente scolastica Cristiana Casaburo ha precisato che lo studio della filosofia applicato sia alla scuola che all’ambito lavorativo non può che migliorare e far crescere in positivo la nostra società.
In chiusura Riccardo Cambri ha presentato i suoi ringraziamenti a nome dell’Unitre di Orvieto. “E’ un onore per noi dell’Unitre – ha chiosato Cambri – essere presenti ad un evento di tale portata ed essere associati ad istituzioni importanti per la città di Orvieto. Ringrazio il coordinatore del festival Franco Barbabella e aggiungo che sto lavorando affinché le lectio magistralis presentate in eventi come questo possano diventare dei testi di consultazione e svolgere così una funzione pubblica”.