ORVIETO – “Una marchetta preelettorale”. Così ha definito il nuovo bando di affidamento del Palazzo dei Congressi, il consigliere del Gruppo Misto Andrea Sacripanti che ha chiesto informalmente al Presidente Pettinacci di convocare d’urgenza una capigruppo per esaminare bene il documento.
“Cosa ne pensano in proposito quei Consiglieri del PD il cui voto è stato determinante per la bocciatura del precedente progetto sul presupposto, errato, che il canone di locazione corrispondeva a soli 800 euro annui per 10 anni confondendo volutamente e pretestuosamente il valore del progetto che ammontava a 100 mila euro con quello che sarebbe stato il canone di locazione risultante dallo svolgimento della successiva gara di appalto” chiede Sacripanti.
“Che cosa dicono oggi lor signori di fronte ad un bando che prevede un termine di concessione di 4 anni di cui i primi tre a titolo completamente gratuito e che soltanto nel quarto anno prevede un canone di locazione di 12 mila euro portando un canone complessivo, redistribuito per tutta la durata della concessione, di 250 euro al mese?” domanda ancora il capogruppo.
“La questione – rincara la dose Sacripanti – è ancora più grave se si considera che il Comune si impegna a corrispondere al gestore fino 20 mila euro annui per la promozione della struttura attingendo dalla tassa di soggiorno. In quattro anni, dunque, si crea di fatto un deficit di 68.000 euro, 80 mila – 12 mila, e a nulla vale l’ipotetico rinnovo per i successivi 4 anni a canone oneroso di 12 mila perché previsto in via del tutto eventuale! Se si vuole affidare a soggetti esterni la gestione del Palazzo, ebbene lo si faccia su presupposti imprenditoriali e convenienti sia per il Comune che per i privati. Non si può sempre giocare a fare gli imprenditori con i soldi pubblici”.
In attesa che il Presidente Pettinacci convochi la Commissione per i chiarimenti del caso, valuterò – annuncia Sacripanti – se trasmettere fin d’ora il bando alla Corte dei Conti.