ORVIETO – Tutto pronto sulla Rupe per la tradizionale Pasqua rosata. A mezzogiorno in punto la colomba bianca “spiccherà il volo” e, percorrendo Via Maitani lungo una corda metallica, raggiungerà il Cenacolo allestito sul sagrato del Duomo, rappresentando così la discesa dello Spirito Santo sulla Terra. Il pomeriggio sarà dedicato al Palio dove si sfideranno i balestrieri della compagnia Porta Rocca per contendersi il prezioso quadro di pizzo orvietano.
E poi, Orvieto in Fiore, che ha aperto il mese dei festeggiamenti medievali. Il cuore della manifestazione è costituito dalla infiorate, realizzate, con la sola eccezione di San Giovenale, all’interno delle principali chiese dei quartieri. Tra le conferme di questa edizione la mostra dei merletti in collaborazione con il Lions Club, il concorso dei balconi e delle vetrine in fiore con i colori dei quartieri in collaborazione con Fidapa Bpw, il mercato florovivaistico e artigianale in piazza della Repubblica e le collaborazioni con la scuola di Musica Adriano Casasole, con l’UniTre e con gli istituti comprensivi orvietani. Tra le novità, il coinvolgimento di alcuni musei con allestimenti floreali ed eventi a tema, dai “Fiori sul soffitto” del museo Faina alla “Magnifica Graeca” del museo Archeologico, fino alla torre del Moro “fiorita” ed i “Fior di gufi” del pozzo della Cava.
Intanto, alla presenza del Vescovo di Orvieto/Todi Mons. Benedetto Tuzia e dell’Assessore alla Cultura Alessandra Cannistrà si è svolta nella Sala Consiliare del Palazzo Comunale la presentazione dei bozzetti delle infiorate realizzati dagli studenti delle classi II A, II B, II C e III C del Liceo Artistico e la premiazione dei migliori selezionati tra quelli elaborati dai ragazzi del Liceo Classico, Liceo Scientifico e dell’Istituto Professionale. Leonardo Mariani, presidente dell’Associazione Comitato dei Quartieri ha introdotto il tema proposto quest’anno da Monsignor Tuzia “Siamo ciò che accogliamo” che ha stimolato gli studenti a molte interessanti interpretazioni.
Il vice-presidente dell’Associazione “Comitato dei Quartieri” Armando Fratini ha poi comunicato i dieci bozzetti che hanno riscosso maggior successo, si tratta di quelli realizzati da: Sara Stella, Charlotte Prada Miranda, Simone Giannini, Irene Natalini, Martina Carpegna, Thomas Chiodi, Noemi Pantò, Alessia Silvi, Elisa Burattino, Caterina Forti, Sofia Dikman e da Siria Ramacci.
ECCO I DIECI BOZZETTI
Quest’ultimo, la cui infiorata sarà in mostra nella cappella di Palazzo Filippeshi, è stato scelto dal Vescovo come il migliore e quello che ha reso con maggiore ricchezza figurativa e creatività il tema dell’accoglienza “termine non a caso femminile” come femminile è la vocazione ad accogliere la vita e a saperla ascoltare. La mano, la scala, il volto di giovane donna e i colori vivaci ed essenziali “con il bianco, il rosso e verde quasi a richiamare l’Italia” sono i simboli efficaci – ha sottolineato il Vescovo – cui Siria ha affidato il suo messaggio.
La studentessa ha personalmente confermato questa lettura aggiungendo che il punto di partenza era stato per lei il percorso di accoglienza prima di tutto di se stessi, rappresentato dalla scala, che apre poi al rapporto con gli altri.
L’Assessore Cannistrà, portando il saluto del Sindaco e dell’Amministrazione Comunale, ha ringraziato l’Associazione per l’impegno costante di questi sei anni di accoglienza e socialità testimoniati da “Orvieto in Fiore” e per l’invito a partecipare ad un momento importante di relazione con i giovani che nei loro lavori sanno esprimere in modo personale i contenuti artistici e culturali della contemporaneità ma anche la loro fresca esperienza di vita.
Un filo rosso lega poi quest’anno il tema scelto da Mons. Tuzia con quello del Festival Arte e Fede, ormai imminente, che quest’anno proporrà riflessioni sul “Dono di sé sorgente di bellezza”: l’accoglienza è un dono, per chi la riceve ma anche per chi si apre all’incontro con l’altro.
Presenti all’incontro anche Maria Luisa Cinti e Fabrizia Mencarelli dell’Università delle Tre Età che hanno ringraziato “Orvieto in Fiore” per lo spazio riservato alla collaborazione che quest’anno si esprime attraverso i lavori realizzati dal laboratorio di Patchwork avviato dall’UniTre sotto la direzione di Patrizia Menghi, esperta e docente del corso, in grado di diffondere la passione e la conoscenza del Quilting anche attraverso i bei manufatti dedicati al tema dei fiori che in questi giorni rimarranno esposti presso il palazzo Comunale.