di Valeria Cioccolo
25 i missionari, 1000 i giovani incontrati, 300 le famiglie coinvolte nei punti di ascolto. Le missioni popolari sono arrivate a Ciconia grazie a Don Augusto in occasione di un anno speciale in cui si festeggia il suo cinquantesimo di sacerdozio, ma anche grazie agli altri sacerdoti, Don Emanuele, Don Mauro e alle suore Luisa e Rosangela che animano la parrocchia con un lavoro costante. Nessuno si aspettava qualcosa di così coinvolgente ed eccezionale, difficile da descrivere. Le strade risuonano ancora dei passi dei missionari, delle loro parole, dell’entusiasmo e della speranza che i frati, le suore appartenenti all’Ordine dei Servi di Maria hanno portato in questi giorni.
“Vogliamo camminare accanto alle persone” ha detto suor Sabina durante uno dei tanti incontri “non davanti, non dietro, vogliamo ascoltare, aiutare, portare il seme che germogli”. E infatti in questa settimana i missionari hanno condiviso tutto con la gente di Ciconia, il cibo, la musica, i canti, le preghiere, è stata un’esperienza coinvolgente, per le famiglie ospitanti sicuramente, ma anche per le decine e decine di persone che si sono trovate a vivere gli incontri organizzati capillarmente in tantissimi luoghi sparsi per le case. Sono entrati nelle scuole, nei bar, nei luoghi di lavoro, hanno portato carezze agli ammalati e agli anziani, hanno benedetto le tombe dei nostri morti.
“Uno dei momenti più toccanti – dice Don Augusto – è stato l’incontro con i ragazzi della comunità Lahuen. Durante il pomeriggio passato con loro si è creata una simbiosi tra la disperazione di vite ostacolate da un’esperienza devastante come la droga e le parole e gli esempi di speranza e rinascita portate dai missionari”. Il culmine di questo meraviglioso evento è stato durante la festa finale di arrivederci. Ospite eccezionale della serata Gesù Eucarestia, accompagnato dai bambini della prima comunione.
Le suore missionarie lo hanno accolto con una bellissima danza che ha coinvolto i cuori di tutti, in un silenzio commosso e stupito, in una chiesa che si fa strada, che esce dalle mura, viene accanto alle persone . “Durante gli incontri – racconta ancora chi ha partecipato – ognuno ha raccontato un pezzetto della propria storia. E ha potuto anche condividere una speranza, un sogno. È stato purificante, è stato salutare”. I missionari hanno risvegliato le coscienze, hanno nutrito lo spirito. Lasciano qui un bagaglio prezioso, nell’ascolto dell’altro, nell’accoglienza e nella bellezza del pregare con gioia. “Aprite le porte – hanno detto nel saluto finale – ed esploderà la gioia, la chiesa è nelle case di ognuno, siete voi”. Ciconia con i nuovi amici si son detti arrivederci, a noi la sfida della continuità. Il logo delle missioni è stato elaborato da Luca e Edoardo, due ragazzi della parrocchia di Ciconia.