ORVIETO – Il Consiglio Comunale ha affrontato la questione della “Carta Tutto Treno Umbria” posta all’attenzione dall’interrogazione presentata dal consigliere Andrea Sacripanti (Capogruppo “Gruppo Misto”) che ha chiesto al sindaco “Se non ritenga opportuno intervenire con urgenza presso l’Assessorato regionale competente per sollecitare il ripristino dell’emissione della ‘Carta Tutto Treno’ per i residui due mesi dell’anno in corso e se non ritenga utile e necessario convocare lo stesso Assessore regionale in un incontro pubblico e partecipato con il Comitato locale dei pendolari per chiarire una volta per tutte le seguenti questioni:
1) se la ‘Carta Tutto Treno Umbria’ sarà un titolo di viaggio ancora presente nel 2018 e a quali condizioni economiche e di durata potrà essere acquistata;
2) se il nuovo orario dei treni che entrerà in vigore il prossimo mese di dicembre prevede variazioni che limitano l’offerta dei treni intercity Roma-Firenze;
3) se la Regione è intenzionata ad intervenire seriamente presso RFI e Trenitalia per migliorare le condizioni di viaggio dei passeggeri che vivono continuamente disagi dovuti a ritardi per guasti ai mezzi di trasporto o intasamento delle linee ferroviarie”.
L’interrogante ha posto in evidenza che “Il 10 ottobre scorso sono stati affissi sulle bacheche delle biglietterie delle stazioni ferroviarie umbre, tra cui quella di Orvieto, gli avvisi con cui la Regione Umbria ha informato i pendolari della sospensione dell’emissione della ‘Carta Tutto Treno Umbria’ a decorrere proprio dal 10 ottobre 2017.
La ‘Carta Tutto Treno’ è quel titolo di trasporto integrato il cui acquisto annuale o semestrale consente, unitamente al possesso dell’abbonamento per i treni regionali, di utilizzare sia i treni regionali che gli Intercity per le destinazioni fuori Regione ed è per questi motivi che il sistema integrato Carta+Abbonamento è quello più utilizzato dalla quasi totalità dei pendolari orvietani che si dirigono ogni giorno nel Lazio o in Toscana per lavorare o studiare.
Nel merito dell’interrogazione, oltre ad essere scandaloso il fatto che venga data notizia del provvedimento nello stesso giorno da cui decorre la sospensione, peraltro utilizzando mezzi ormai desueti e poco visibili ai più, la decisione della Regione appare incomprensibile e fortemente lesiva per i pendolari umbri ed in particolare per quelli orvietani che rappresentano i maggiori fruitori della ‘Carta Tutto Treno’.
Sembrerebbe che il budget a disposizione della Regione si sia esaurito e che la stessa Regione Umbria abbia deciso di non rifinanziare il titolo di viaggio per i residui due mesi e mezzo dell’anno in corso. Questo comporterà ricadute fortemente penalizzanti per i possessori della Carta con scadenza il 31 ottobre e per i nuovi ‘avventurieri del pendolarismo’ che dal 10 ottobre non potranno beneficiare delle condizioni offerte dal sistema integrato e che adesso dovranno scegliere se sottoscrivere un abbonamento per treni regionali o per gli intercity, posto che ciò costituisce un grave limite alla possibilità di scelta di treni più utili e compatibili con gli orari di lavoro o di studio.
Non solo. Il fatto che con una cadenza poco rassicurante la Regione Umbria metta in discussione le condizioni di acquisto, il valore economico e il contributo della ‘Carta Tutto Treno’, evidenzia come lo stesso Ente regionale non abbia una posizione definita e stabile nei confronti della permanenza del sistema di trasporto integrato in questione e questo modo così approssimativo e superficiale genera un perenne stato di incertezza circa le condizioni di trasporto che non può più essere tollerato dai pendolari umbri e dagli orvietani in particolare.
Vale la pena ricordare, infatti, le scellerate decisioni di gennaio 2017 quando la Regione, disponendo la variazione al ribasso del budget da 390 mila a 300 mila euro, introdusse condizioni di viaggio impossibili per i pendolari quali l’aumento della Carta del 30%, la modalità di acquisto soltanto annuale, così come l’unica opzione d’acquisto annuale per l’abbonamento regionale.
Fortunatamente, il tempestivo intervento dei comitati dei pendolari umbri e delle associazioni dei consumatori ha bloccò questi provvedimenti insensati. In conclusione, urge un incontro immediato con l’Assessore Chianella e sollecitare il ripristino del budget al fine di sapere cosa esattamente la Regione intende fare per il 2018”.
L’assessore alla Mobilità e Trasporti, Andrea Vincenti ha risposto: “La vicenda è ben nota da parte dei pendolari e meno ai cittadini che non prendono il treno spesso. Parliamo di una Carta di cui in parte la Regione copre il costo, lo scorso febbraio c’è stata una cessazione ma poi ripristinata. Sia negli atti delle riunioni che in quelli conseguenti alle delibere regionali è evidenziato che nel 2018 l’impegno della Regione continuerà con un accorgimento: per fare in modo che il fondo non si esaurisca la Carta viene abbinata all’ISEE. Sul motivo per cui il fondo si sia esaurito prima della fine dell’anno io non sono titolato a dare risposte. Ci sono evidentemente ragioni di bilancio che impediscono oggi alla Regione di coprire il gap fino a fine anno. Gli altri interrogativi posti come il nuovo orario dei treni, la sua entrata in vigore, ecc. da quanto è emerso dall’incontro già avuto con l’assessore Chianella, la Regione si sta già impegnando in questa direzione”.
Il consigliere Andrea Sacripanti si è dichiarato: “Parzialmente soddisfatto. Il fatto che la Carta sia stata sospesa due mesi prima della scadenza ha suonato per tutti come un campanello d’allarme. Il fatto di legarla ai parametri ISEE è pacifico. Ad oggi però non è chiaro se e quanto la Regione metterà a disposizione”.