ORVIETO – Il Consiglio Comunale ha respinto (6 favorevoli: opposizione; 7 contrari: maggioranza) la mozione sulle recenti modifiche alla viabilità e alla sosta nel Centro Storico presentata dai Gruppi Consiliari “Forza Italia”, “Identità e Territorio” e Gruppo Misto” con la quale si invitava il Sindaco e l’Assessore alla viabilità e mobilità a “rivedere e rivalutare alcune delle misure già adottate e a sospendere quelle di prossima attuazione, vista la necessità, sollecitata anche dai cittadini e dalle categorie economiche cittadine, di riaprire il confronto nelle sedi istituzionalmente deputate”.
Le premesse del dispositivo sono state illustrate dal Cons.ra Roberta Tardani (Capogruppo “Forza Italia”) la quale ha sottolineato come “le recenti modifiche alla viabilità e alla sosta sul centro storico stanno generando veri e propri disagi alla popolazione residente e stanno provocando effetti dirompenti sull’economia cittadina che, per la maggior parte dei casi, si fonda sulle piccole e medie attività commerciali, per lo più a gestione familiare. L’inversione del senso di marcia da Piazza del Popolo verso Piazza Vitozzi, insieme alla chiusura h24 di via Luca Signorelli, hanno – di fatto – tagliato in due la città costringendo i cittadini a dover uscire dalla Rupe per raggiungere il lato opposto.
I provvedimenti sulla viabilità recentemente annunciati, alcuni già in via di esecuzione come i varchi elettronici di via Malabranca, la prossima chiusura al transito su Piazza del Popolo e la cancellazione totale dei parcheggi, il doppio senso di marcia verso Piazza Vivaria, saranno adottati in assenza di un piano complessivo e integrato della viabilità e mobilità, trascurando, peraltro, le realtà e i servizi presenti in alcuni luoghi oggetto degli interventi: il mercato, il parcheggio di Via Soliana, le attività presenti nella zona medievale, ecc…
Durante l’incontro organizzato dai residenti del quartiere medievale sono state espresse al Sindaco perplessità in riferimento all’apposizione del varco elettronico di Via Malabranca: intervento ritenuto non certo risolutivo dei problemi lamentati dagli stessi residenti e che, comunque, non supererebbe l’annosa questione del parcheggio selvaggio sulla piazza limitando il traffico ai soli residenti del quartiere.
In un momento storico segnato da una profonda crisi è necessaria, pertanto, l’elaborazione di progetti di sviluppo di lungo periodo che sappiano coniugare residenzialità e turismo coinvolgendo, in un processo integrato, più comparti dell’Ente: dalla mobilità e viabilità all’urbanistica, da nuove politiche sul commercio e sul turismo a quelle culturali”.
“La mozione – ha concluso – parte dalla considerazione che appare quanto mai urgente rivalutare e rivedere alcune scelte per garantire e ripristinare quell’accessibilità e fruibilità della città che oggi appare compromessa. L’appello che rivolgiamo alla Giunta e all’intero Consiglio Comunale proviene non solo dalla politica ma dai cittadini e dalle categorie economiche che manifestano il forte disagio per scelte fatte in modo schizofrenico e in totale assenza di un disegno complessivo che definisca programmi, tempi, scopi e finalità delle scelte. Ci auguriamo che sia possibile affrontare la discussione in modo sereno e franco, senza paraocchi e condizionamenti nell’interesse comune di guardare responsabilmente al futuro della città. C’è la necessità di riconfrontarci e siamo disponibili a qualsiasi tipo di discussione ed elaborazione purché prenda in considerazione i disagi dei cittadini. Una proposta di buonsenso per riaprire la discussione e rivedere alcune di queste scelte”.
Dibattito:
Assessore alla Viabilità, Andrea Vincenti: “è innegabile che in un momento come questo il tema della viabilità e della circolazione impatta sulla vita e le abitudini dei cittadini. Prendo spunto dalla frase pronunciata dalla Cons.ra Tardani: ‘c’è bisogno di un ragionamento complessivo’ e la riverso a mia volta alla sua attenzione.
A me sembra che alcune riforme che questa Amministrazione sta portando avanti siano molto cavalcate politicamente e strumentalmente. Da notizie di stampa di questi giorni è emersa ad esempio la discrepanza dei prezzi delle case nel centro storico che costano quasi il doppio rispetto ad altre parti: come si fa a non considerare questa come una delle principali cause dell’impossibilità per nuove coppie e per i giovani in generale di venire ad abitare in centro? Una media fuori prezzo del 66%, tra l’altro, che smentisce chi parla di una Orvieto ad economia povera. Anche alla luce dell’accordo con Costa Crociere che, nell’‘Anno della mobilità sostenibile’ ha riconosciuto l’impegno della nostra città in questa direzione, non si può dire che non abbiamo un progetto generale. Le proposte alternative potevano essere presentate al QSV ma non sono state presentate. Nessuna proposta organica e realizzabile, alternativa a quella dell’amministrazione, è stata mai protocollata. Un progetto lo abbiamo messo nero su bianco a giugno 2015 e poi abbiamo cominciato ad attuarlo, cercando di mettere insieme le varie esigenze. Una volta completato il quadro, e manca poco, il centro storico avrà assunto un volto diverso, più moderno, vivibile e accessibile. Stiamo per introdurre il Bus gratuito per il centro storico per il quale abbiamo lavorato per circa tre anni. A metà novembre sarà installata la seconda tranche della segnaletica pedonale turistica. Quanto alla carenza storica di parcheggi, stiamo lavorando per dare risposte diverse alle diverse istanze espresse dei cittadini.
Al momento del nostro insediamento nel 2014, i veri parcheggi della città li abbiamo trovati sostanzialmente inutilizzati, perché forse in passato non è stato trovato il coraggio politico di utilizzare le strutture esistenti. Comunque vedremo se potenziare ulteriori strutture: ad esempio è allo studio la sopraelevazione di piazzale Cimicchi.
Sul commercio va anche detto che, se oggi abbiamo un mercato on line che si prende il 30% della fetta di commercio e se abbiamo 6 Outlet nelle vicinanze di Orvieto non è colpa dell’Amministrazione! Altri elementi come l’accoglienza e la professionalità o l’applicazione di prezzi differenziati a scapito magari dei turisti, anche questo non è ascrivibile all’Amministrazione! Così come l’orario di apertura dei negozi. Facciamolo dunque un ragionamento globale, ma guardiamoci negli occhi e riflettiamo su tutto”.
Cons. Lucia Vergaglia (M5S): “io non ho firmato la petizione di Tardani ma apprezzo la disponibilità e l’impegno che è stato messo in atto da lei e dagli altri sostenitori. Dell’incontro a San Giovenale si è detto tutto il male possibile ma ben venga un momento di confronto con i cittadini! Noi del M5S siamo per una pedonalizzazione spinta, resta però il fatto di avvicinarci quanto più possibile alle esigenze dei cittadini. L’Assessore è sceso in un dettaglio ammirevole. Concordo con la pedonalizzazione ma non sul metodo. In presenza di una progettualità il monito della mozione è che abbiate il coraggio di ascoltare la cittadinanza. Concordo quindi sul nucleo della mozione, ma l’attrattività di Orvieto è quella della godibilità senza auto di questo centro storico”.
Cons. Stefano Olimpieri (Identità e Territorio): “abbiamo partecipato alla stesura della mozione, invitando l’Amministrazione Comunale a rivedere certe misure che hanno concorso a danneggiare il centro storico, che è il più grande dell’Umbria inteso come superficie sul pianoro e sul quale vivono degli abitanti. Una città vive dei suoi residenti prima ancora che dei turisti, quindi le scelte devono essere armonizzate rispetto alle esigenze di tutti. Al di là della crisi economica generale degli ultimi anni, è però un dato oggettivo che sono state fatte scelte che hanno impoverito il centro storico: le iniziative urbanistiche speculative degli anni passati che hanno portato alla duplicazione di centri commerciali nel suburbio (alcuni miseramente falliti), l’eliminazione dei posti auto in piazza del Popolo, le inversioni del senso di circolazione in piazza Vitozzi e la divisione in due del centro storico. Non si può imporre il cambiamento di consuetudine come lo ‘struscio’ tradizionale lungo il Corso. Un impoverimento in senso lato del centro storico che diventa più pesante per le attività commerciali. Con i cittadini e gli operatori basta parlarci per capire quanti danni si fanno. Per questo chiediamo di stoppare le cose messe in campo per riflettere meglio sul da farsi”.
Cons. Andrea Sacripanti (Gruppo Misto): “mi unisco agli appelli rivolti dai colleghi. Sta cadendo il castelletto perché se ci avevate sempre prospettate la pedonalizzazione di Piazza del Popolo in ragione del Centro Congressi e non si vede, al momento, l’utilità delle misure sul traffico nella piazza su cui questa importante struttura si affaccia. Non ci permettiamo di suggerire delle misure, saranno gli uffici a farlo, ma fermiamoci e riflettiamo tutti insieme.
Le misure che ci presentate non sono funzionali al traffico e alla sosta in presenza di prospettive incerte per la città: campus universitario, palazzo congressi, altri uffici pubblici a compensare la perdita del tribunale e della Usl. I danni in termini di comunicazione sono stati fatti perché fin dal vostro insediamento avete lanciato messaggi contraddittori. Da questo corto circuito ne usciamo solo in presenza di un progetto di città che da tre anni ci dite di avere, ma non ne abbiamo contezza. La mossa dell’Amministrazione precedente di dare dei posti aiuto in affitto ai residenti era azzeccata ma l’avete cancellata. State musealizzando Orvieto. Altre città di queste regione e di regioni a noi vicine stanno ripensando le loro scelte. Anche in sede di QSV si era detto di migliorare le strutture, qualcosina è stato fatto, ma molto c’è da fare. I centri storici pedonalizzati sono attrattivi per quei soggetti più facoltosi. La vostra filosofia in linea di principio è condivisibile, ma non è più sostenibile per i cittadini. Invito a riflettere”.
Cons. Andrea Taddei (PD): “la richiesta di bloccare tutto per rivedere le scelte sulla mobilità rimanda alla tela di Penelope. In tre anni di governo quello che è stato fatto sulla mobilità è stato progettare e non imporre scelte. Il punto semmai era di attuare quanto prima i provvedimenti. Se ci sono problemi di crisi e di rilancio questo non dipende unicamente dalla mobilità. Capisco che la difficoltà maggiore quando si va ad attuare un rinnovamento è l’avversione verso la novità, quindi serve la tenacia nel portare avanti le scelte ed il giusto tempo per la comprensione da parte dei cittadini”.
Cons. Roberto Meffi (Forza Italia): “dobbiamo garantire la continuità alle imprese e, anche alla luce del punto che stasera non è passato quello della rifunzionalizzazione del Palazzo dei Congressi, nonostante tutto l’Amministrazione vuole andare alla riorganizzazione della viabilità che, in quella piazza, era ed è funzionale a quella struttura. Purtroppo ci sono troppe cose che la città ha perso nel corso degli anni e che pagano commercialmente, rispetto alle quali non c’è stato uno sbocco alternativo. Per uscire da questo empasse ci sono solo l’ex Caserma e l’ex Ospedale. Il costo dei parcheggi è elevato, sulle multe servirebbe maggiore flessibilità. Si dovrebbero organizzare pacchetti turistici mirati. Le pedonalizzazioni delle piazze vanno accompagnate nel tempo. Perché allora non utilizzare largo Mazzini per dare una risposta al commercio? O far salire i bus turistici? Nessuna demagogia, ma mentre noi siamo disponibili a dare dei contributi all’Amministrazione, questa intanto va avanti rischiando di mandare a sbattere un’intera città”.
Cons. Claudio Di Bartolomeo (PSI): “secondo quanto sostiene l’opposizione, la gente non viene ad Orvieto perché non trova parcheggio? Non credo che sia così. Il pollicino gratuito darà delle risposte. Vero è che Orvieto si ripopola con i giovani e per questo occorre fare altro. Se si dovrà rivedere qualcosa lo si verificherà all’atto pratico”.
Sindaco, Giuseppe Germani: “sulle mie spalle sento il peso delle responsabilità, poichè – secondo alcuni – starei affamando i commercianti e gli operatori del centro storico. E’ vero si deve stare attenti sui provvedimenti specie quando incidono sul tessuto economico della città. La nostra idea però è quella di ampliare il concetto che molte generazioni di orvietani hanno: estendere le potenzialità del centro storico e allargare quelle di piazza del Popolo. E’ vero che oggi abbiamo accusato un colpo sul Centro Congressi, colpo che recupereremo. I congressi che sono stati fatti hanno riscosso gradimento per la piazza che era libera. Ad Orvieto dobbiamo dare un target più alto e dobbiamo lavorare sull’ex Ospedale e l’ex Caserma. Rispetto al costo dei parcheggi, rispondo che questa città costa circa 7 mln di euro per manutenzioni varie. I cittadini sono sottopressione, quindi se arriva denaro dal turismo ben venga. Stiamo studiando un parcheggio a lunga sosta all’interno della caserma Piave a costo basso, così come il parcheggio residenti per piazza Cimicchi rispetto al quale sono in corso incontri con la Soprintendenza. Prenderemo spunti da tutti ma il nostro progetto è questo e su questo stiamo andando avanti”.
Replica Tardani: “dunque se ci sono problemi è colpa dei commercianti. Il solo rammarico degli orvietani è quello di aver votato questa amministrazione, c’è poco da dire. L’Assessore non ha il compito di giudicare il lavoro degli altri. Siete voi ad avere i commercianti nella testa. Noi abbiamo posto il problema della residenzialità. Avete scioccato la città con queste misure, ma di fronte alla richiesta di parlarne vi state trincerando dietro un progetto che non c’è. Con la completa pedonalizzazione della città non aumentano i flussi turistici. State spacciando quattro misure sulla viabilità per progetti di sviluppo che non avete. E lo avete dimostrato stasera con il palazzo dei congressi. Negate l’evidenza! E’ vero che serve coraggio per fare delle scelte, ma serve anche equilibrio, come dimostra lo stralcio della precedente pedonalizzazione fatta dalla passata amministrazione. Prendiamo atto che non c’è la disponibilità di discutere da parte dell’Amministrazione che ci lascia in balìa della totale confusione. Mi aspettavo che il Sindaco fosse più ragionevole”.
Sacripanti: “prendiamo atto di una maggioranza che si spacca su un progetto che potrebbe contribuire alla ripresa di Orvieto e che si ricompatta su provvedimenti del traffico che penalizzano il centro storico, sia i residenti che i commercianti. Fermarsi un attimo e dare tempo a che si concretizzino i roboanti progetti di cui parlate, ma che nessuno conosce, era la strada migliore! Non siete capaci di intervenire sul problema dei corrieri che passano ogni dieci minuti. Un momento di riflessione ulteriore sarebbe sinonimo di saggezza politico-amministrativa. I turisti non votano, ma votano i residenti e i commercianti”.
Martina Mescolini (PD): “oggi abbiamo dimostrato che non facciamo progetti per fare consenso ma perché hanno una visione per la crescita anche commerciale della città. L’Assessore non ha giudicato ma ha fatto una panoramica generale. Avete parlato molto ma senza fare proposte. Dobbiamo avere la capacità di stare insieme ed aprire un vero ragionamento sul centro storico di Orvieto. Per far ripartire la città dobbiamo alzare il livello anche con un commercio di nicchia, a partire però dalla difesa della qualità della vita nella nostra città. Invece di fare terrorismo mediatico cominciamo a dire dove e come si può parcheggiare!”
Olimpieri: “dare simili legnate a queste attività commerciali assumendo un tono di supremazia non fa bene a nessuno a cominciare dal PD. La contrapposizione tra i negozi del centro storico e del suburbio è assurda perché non ci sono compartimenti stagno. La vostra è la volontà di distruggere l’identità di un’intera comunità, di appiattire la piccola proprietà privata, le famiglie e le imprese. Sicuramente nessuno ha la bacchetta magica ma occorre dialogo. Certe cose possono essere cambiate alla luce delle sperimentazioni, ma se ad una proposta di buon senso si risponde a colpi di dirigismo e appiattimento verso il basso per annientare il centro storico, allora non si va da nessuna parte. Da stigmatizzare anche la volontà di modificare, per decreto, le abitudini dei cittadini. Dobbiamo facilitare gli ingressi e piuttosto che avere Piazza del Popolo vuota, io la preferisco con le auto in seconda fila! Lo dichiaro serenamente. Se non vi confrontate la città andrà a rotoli in tempi rapidissimi. Il Sindaco faccia il dominus e riapra il confronto”.
Cotigni: “l’Amministrazione Comunale ha fatto sicuramente degli errori. Prima di tutto perché non ha pedonalizzato la città dopo un anno di consiliatura, ma non avevamo i soldi. Basta, inoltre, con la continua strumentalizzazione secondo cui non vogliamo far salire la gente ad Orvieto e di voler fermare le attività. E’ falso! L’apertura che c’è sempre stata. Pensate a fare una campagna diversa e non denigratoria”.
(Fonte: Comune di Orvieto)