ORVIETO – Laura Trippetti (coordinatore Comunale Forza Italia), ritorna sulla recente vicenda che ha visto protagonista la Alluminio Frantumati di Bardano azienda di Bardano al centro dell’indagine per traffico internazionale di rifiuti metallici contaminati che, spediti via mare su container da vari porti italiani (Civitavecchia, Livorno, La Spezia, Genova e Ravenna), raggiungevano le destinazioni di Cina, Indonesia, Pakistan e Corea.
“Su un problema di tale portata – dice – non bastano più le dichiarazioni del sindaco Giuseppe Germani, ma senza allarmismi di sorta bisognerebbe capire che tipo di accertamenti sono stati svolti fino ad ora da ARPA e ASL.
Senza entrare in questioni di carattere tecnico, ma attenendoci solo ad informazioni alle quali chiunque può attingere – spiega la Trippetti – va evidenziato che il PCB è un composto altamente tossico per l’uomo e per l’ambiente, soprattutto per le sue caratteristiche di persistenza e liposolubilità, oltre che di volatilità dei suoi composti.
I rischi per la popolazione esposta, quindi, sono soprattutto attraverso il consumo di cibi: oltre ad essere persistenti, i PCB, tendono, infatti, ad accumularsi nei tessuti biologici e in particolare nel tessuto adiposo. Il PCB si propaga nell’aria, nell’acqua e nel terreno, ed è quindi più che lecito per la cittadinanza avere dei timori e porsi una serie di domande: come sono stati smaltiti i residui della triturazione di questi materiali? sono finiti (in tutto o in parte) nella discarica Le Crete? a quali rischi è stata esposta nel tempo ed è tutt’ ora esposta? quale la situazione attuale? quali gli accertamenti ad oggi eseguiti e in corso di esecuzione?
Pochi giorni dopo la diffusione della notizia, il sindaco Germani dichiarava (“Il sindaco risponde” del 15.10 u.s.) che la situazione era complessa, che si stava affrontando insieme ad ARPA, Prefettura ed ASL e che era in corso di monitoraggio. Che non erano stati rilevati problemi e che non vi era alcun elemento di allarme per i cittadini.
Anche se sul momento la cosa può rassicurare, non crediamo però che possa bastare.
Lontana l’idea di fare dell’allarmismo, anche perché, lo si ribadisce, queste informazioni sono alla portata di tutti, riteniamo, nell’interesse dei nostri cittadini e del bene primario della salute, di chiedere alla massima autorità in sede locale, di avere maggiori chiarimenti, di capire quali accertamenti sono stati fatti (in particolare nella discarica Le Crete o in altri siti) e le loro risultanze, quali quelli in corso”.
Gli orvietani – conclude Laura Trippetti – vogliono e devono sapere, c’è in gioco la salute di tutti.
Vengano, quindi, rese note le risultanze di tali indagini, che hanno portato il sindaco Germani ad affermare “che non ci sono problemi, che non c’è alcun elemento di allarme”, in attesa di ulteriori approfondimenti.
Pur riconoscendo la complessità della situazione, i cittadini hanno diritto a delle risposte, e ne hanno diritto ora, subito, oltre che di essere aggiornati costantemente“.