Riceviamo dal PCI Umbria e pubblichiamo.
Davide contro Golia: così è stata definita la richiesta di archiviazione da parte del GIP di Terni Dott. Federico Bona Galvagno della denuncia di ACEA nei confronti del PCI di Orvieto sul presunto reato di Procurato Allarme presso le autorità, Diffamazione Mezzo stampa, pubblicazione di notizie false atte a turbare l’ordine pubblico.
Il reato secondo ACEA sarebbe riconducibile all’azione del PCI a difesa del territorio quali la raccolta firma per invitare le istituzioni a fare una ricerca epidemiologica e la richiesta di verificare se nella discarica vi fosse materiale radioattivo. Offesa gravissima per il denunciante, diritto di critica politica per il tribunale. Un diritto sancito dalla costituzione quello di tutelare le forze politiche che si battono per la comunità e la collettività tutta sollevando questioni serie che si rientrano nella sfera del bene comune. Questa è la nostra colpa. Ne siamo fieri. Non molleremo. Il giudice nelle sue motivazioni di archiviazione parla di “ Malcostume italiano nella gestione dei rifiuti” ancora “ Le discariche a Cielo Aperto comportano sicuramente maggiori rischi di inquinamento sia ambientali sia per i soggetti e le popolazioni che vivono nelle zone dove si prevedono la costruzione o l’ampliamento di discariche già esistenti a cielo aperto protestino vivamente sull’ipotesi di costruzione o di ampliamento delle discariche temendo la possibilità di aumenti delle patologie tumorali a seguito di miasmi e delle percolazioni che entrano nel terreno e possono anche inquinare le falde acquifere da cui poi vengono captate le acque anche per l’uso umano” oppure ancora che l’azione del PCI sarebbe dovuta essere da stimolo alle pubbliche autorità e in particolare agli uffici preposti tipo ARPAC, di effettuare maggiori controlli con più puntualità e periodicità come richiederebbe la sicurezza delle discariche. Insomma un fiume in piena che con grande competenza ha delineato cosa fare e chi.
Altro argomento della conferenza stampa è la questione Sanità. Siamo in possesso di documenti che certificano il grave problema delle liste di attesa, 1 anno per una colonscopia, visita cardiologica 7 mesi, ecografia cardiaca 2 anni, visita oculistica 1 anno. Non sappiamo onestamente cosa aspetta il sindaco a muoversi per difendere il nostro ospedale. Non sappiamo onestamente perché si sta mettendo in ginocchio in nostro nosocomio e la salute di territorio, non sappiamo onestamente perché gli orvietani sono diversi dal resto dell’UMBRIA. Una cosa la sappiamo però, dobbiamo dire grazie a quanto coloro lavorano nella nostra sanità mettendoci il cuore tutti i giorni, Grazie. Abbiamo appreso dagli organi di stampa che nel nostro ospedale è stato eseguito un delicato intervento al cuore su un giovane effettuato in sinergia tra tre importanti reparti, cardiologia chirurgia e terapia intensiva. Il prof Andrea Mazza cardiologo di fama internazionale, il Prof. Bononato primario di chirurgia, con la guida del Prof Di Cristofaro primario di Cardiologia e la pronta entrata in funzione di Rianimazione qualora ce ne fosse stato bisogno del Prof Ciacca si è riusciti a impiantare un defibrillatore sottocutaneo. Supportati da tutto il personale dei rispettivi reparti, che svolgono quotidianamente un grande lavoro di supporto a questi luminari, ci auguriamo che queste esperienze e capacità vengano stimolate quanto prima con nuove tecnologie e reparti più all’avanguardia per evitare di rischiare di trovarli su libri paga di altri nosocomi italiani poiché qui non riusciamo a dargli ciò che gli sarebbe utile per far decollare il nostro Ospedale. Orvieto gli orvietani e chi lavora nella nostra sanità ne ha veramente bisogno e noi lotteremo affinché tutto ciò si ottenga.