Laura Trippetti, Coordinatore Comunale Forza Italia Orvieto, attraverso un comunicato stampa, attacca Roberta Tardani in merito alla sua mancata iscrizione al partito e sulla sua uscita da Forza Italia.
Di sguito la nota integrale:
“Il Coordinamento Comunale Forza Italia Orvieto, alla luce dei recenti avvenimenti e delle risultanze delle ultime riunioni, nel rispetto di tutte le componenti, degli iscritti e dei simpatizzanti, ritiene opportuno precisare quanto segue. Si fa riferimento a quanto riportato nell’articolo apparso sul Corriere dell’Umbria in data 4 maggio u.s., che ha interessato Roberta Tardani, Capogruppo di FI in Consiglio comunale e che ha posto l’accento sia sulla sua mancata iscrizione al Partito, evidenziando che non si sarebbe trattato di una “dimenticanza”, sia sulla sua uscita da Forza Italia, sottolineando come “già in passato si era parlato di un suo allontanamento rispetto ai vertici”.
E’ stata disegnata, con poche battute, una situazione già nota e ormai chiara, che la diretta interessata non ha smentito e su cui, neppure successivamente, ha replicato, confermando, quindi, tutti i contenuti di detto articolo ed avvalorando una situazione ormai irreversibile in quanto definitivamente compromessa.
La mancata iscrizione al Partito ci è stata comunicata, carte alla mano, dal Coordinatore provinciale il quale, unitamente all’Organo regionale, ha sollecitato la consigliera alla regolarizzazione della sua posizione, mai avvenuta. Sono stati informati, quindi, gli Organi nazionali, competenti a decidere, e siamo in attesa di una pronuncia. L’iscrizione ad un partito politico è fondamentale e ne decreta l’appartenenza. Lo Statuto di Forza Italia, peraltro, regolamenta in maniera inequivocabile l’iscrizione e le conseguenze della eventuale violazione di tali norme, un regolamento che va rispettato. Alla luce di quanto sopra, si ritiene che chiunque dichiari o dimostri apertamente di non voler più stare in Forza Italia, debba poi comportarsi in maniera coerente ed assumere le conseguenti determinazioni, nel rispetto di tutti, e soprattutto di coloro che, invece, nel Partito vogliono rimanere e, con unità di intenti e condivisione, ben operare.”