I gruppi di centro destra Identità e Territorio, Forza Italia e Gruppo Misto hanno presentato una mozione in cui chiedono al sindaco di intervenire sul fenomeno dell’accattonaggio molesto nel centro storico attraverso l’emissione di un’ordinanza. Il sindaco Germani, interpellato sull’argomento, ha fatto sapere di aver chiesto un incontro con il prefetto e le forze dell’ordine per capire come intervenire. A tal proposito, il 3 maggio prossimo, incontrerà anche i commercianti che, in una missiva a lui indirizzata, sollecitavano l’amministrazione a trovare una soluzione al problema diventato ormai insostenibile.
“Dopo l’incontro con i commercianti del centro storico – ha riferito Germani – ci confronteremo con le forze dell’ordine per capire come intervenire. Resta però il fatto che la nostra città ha fatto dell’accoglienza e della tolleranza il proprio punto di forza ma è chiaro che una soluzione va trovata. Anche di concerto con i servizi sociali del Comune”.
Segue comunicato stampa di Forza Italia, Identità e Territorio e Gruppo Misto
Quotidianamente lungo le vie turistiche della città, davanti ai negozi, ai supermercati, presso l’ospedale, sono presenti persone che chiedono l’elemosina, importunando i cittadini e ledendo l’immagine e il decoro della città. E’ ormai da mesi che, attraverso interrogazioni e question time, stiamo chiedendo al Sindaco di intervenire e affrontare seriamente il problema senza ottenere alcuna risposta.
Riteniamo sia arrivato il momento di contrastare concretamente il fenomeno dell’accattonaggio molesto e, per questa ragione, abbiamo presentato una mozione chiedendo, ai fini della tutela dell’ordine pubblico e del decoro urbano, l’emissione di un’Ordinanza da parte del Sindaco che vieti questo tipo di pratica su tutto il territorio comunale.
Va sottolineato che la presenza assillante di persone dedite all’accattonaggio, oltre a dare una pessima immagine della città, genera un diffuso senso di insicurezza e poiché il fenomeno si sta diffondendo e, in alcuni casi, potrebbe anche celare storie di sfruttamento e di emarginazione, è necessario intervenire quanto prima anche a tutela delle stesse persone che sono costrette a mendicare e che vengono a loro volta sfruttate. Lo spirito della mozione presentata è, infatti, quello di preservare il diritto dei cittadini alla sicurezza, nonché quello di salvaguardare il decoro della città e di promuovere il rispetto per il prossimo.
La lettera dei commercianti
Ci permettiamo di disturbare le autorità cittadine per segnalare una problematica, quella dell’accattonaggio “di massa” nel centro storico di Orvieto, che sta crescendo di giorno in giorno, mettendo a dura prova la nostra capacità di sopportazione, come persone, come cittadini e come imprenditori. Si tratta di una questione che riguarda ormai (almeno) tutta l’area di Corso Cavour compresa tra il Teatro Mancinelli e Piazza della Repubblica: da diversi mesi siamo costretti a tollerare che una persona (o meglio più persone che si avvicendano in tale “attività”) stazioni stabilmente davanti all’ingresso del negozi chiedendo insistentemente l’elemosina a tutti i passanti e gli avventori.
Non intendiamo in alcun modo infierire nei confronti di persone in difficoltà, che anzi abbiamo sempre aiutato per quanto possiamo, né esprimere alcun giudizio xenofobo o razzista, ma crediamo che il problema degli immigrati ridotti alla mendicità sia un problema di rilevanza sociale, che interroga tutta la città, a cominciare delle istituzioni locali, al quale anche noi non vogliamo sottrarci. A tale proposito desideriamo sottolineare come l’atteggiamento finora tenuto rispetto a tale questione, che si è limitato in sostanza a far finta di non vedere il fenomeno, sia invece assolutamente insufficiente e nocivo, se non addirittura ipocrita:
1) è nocivo perché finisce per dare un’immagine della città ancora più degradata di quanto non sia;
2) è insufficiente in quanto non tiene conto delle esigenze di un’ordinata convivenza civile e di coloro che svolgono la loro attività lavorativa al pubblico nel centro storico;
3) è ipocrita in quanto non salvaguarda la dignità delle stesse persone costrette a mendicare, che probabilmente sono anche assoggettate a forme di vero e proprio racket.
Ci rivolgiamo quindi a voi per sollecitare un’assunzione di responsabilità e, soprattutto, risposte chiare a un problema delicato, che riteniamo debba essere risolto al più presto nel rispetto di tutti, riguardo al quale dichiariamo fin d’ora la nostra disponibilità a collaborare. Nel ringraziarvi fin d’ora per l’attenzione e in attesa di un vostro cortese cenno di concreto e tempestivo riscontro, formuliamo i nostri rispettosi saluti.