Cristina Calcagni – Tavolo dell’Ambiente Osservatorio Le Crete
Il Tavolo dell’Ambiente/Osservatorio Le Crete (Ciro Zeno, Cristina Calcagni, Andrea Sacripanti, Roberta Tardani), promotore della proposta di Legge regionale di iniziativa popolare sull’Ambiente e sulla Gestione dei Rifiuti, parteciperà al Consiglio Comunale aperto previsto per il 6 febbraio dove si affronteranno questi temi alla presenza della Presidente della Regione dell’Umbria.
Invitiamo tutta la cittadinanza a partecipare.
Il tema dell’Ambiente, unito a quello della gestione dei rifiuti, rappresenta ormai una PRIORITÀ’ per la nostra città. In particolar modo per quel che si sta realizzando nella discarica di Pian del Vantaggio, dove al primo Capannone se ne aggiungerà un altro per la gestione dei “compost di qualità”. Tutti i gruppi politici che compongono il Tavolo dell’Ambiente hanno sottoscritto un documento che consegneranno al sindaco nella giornata di lunedì, di cui viene anticipato un estratto:
“… La realizzazione del primo enorme Capannone, di cui la collettività ne è venuta a conoscenza solo dopo che questa fosse completata, ha rappresentato ancora una volta la beffa con la quale si risponde ad una comunità. Appare assurdo sostenere che tale Capannone rispetti le caratteristiche di non impatto ambientale, ciò significherebbe ignorare totalmente la conformazione morfologica di Orvieto.
In particolare, il Centro Storico di Orvieto collocato su La Rupe di masso tufaceo, il cui affaccio mozzafiato a 360° ne caratterizza la bellezza con la vista su tutto il territorio circostante, viene deturpato, con evidente violento impatto ambientale, dall’enorme manufatto che nessuna vegetazione, né oggi né tra anni, potrà mai coprire.
Questo scempio sarà addirittura volumetricamente raddoppiato. Per cui, non solo non si è tenuto conto delle preoccupazioni degli abitanti MAI rassicurati con dati alla mano che tutto quanto viene conferito e gestito in discarica non abbia prodotto e non produrrà danni nocivi alla salute, ma si continua a realizzare ampliamenti, avallati da certificati di fattibilità, che sconvolgono il paesaggio e alimentano preoccupazioni.
Le percentuali relative alla raccolta differenziata, così come comunicate a mezzo stampa, superano il 70% ad Orvieto; questo dato non può che indicare che anche le altre realtà umbre si attestino su queste percentuali, poiché da sempre Orvieto è stata criticata per esser partita in ritardo nella differenziata. Contro ciò confligge il dato del maggior conferimento in discarica, di recente pubblicazione, che permette a SAO Acea di richiedere maggiori incassi per circa sei milioni di euro.
Siamo di fronte ad una strategia industriale, avallata da una politica connivente o nella migliore delle ipotesi incapace di controllare, che vede nell’indifferenziato, e quindi l’incapacità di riciclare, l’unica strada da perseguire per una gestione dei rifiuti profittevole. Noi vorremo capirne il perché.
Chiediamo al Sindaco spiegazioni sul perché è stata disertata la riunione di ATI 4 nella quale veniva comunque portato all’attenzione di tutti i Comuni dell’Ambito la cifra di euro 6.000.000,00 relativa ad un maggior conferimento nella discarica sita nel Comune da lui rappresentato e per i quali si potevano chiedere le specifiche tecniche relative ai quantitativi smaltiti nonché la loro provenienza…”