ORVIETO – Con deliberazione del 30 dicembre, anche la Corte dei Conti / Sezione Regionale di Controllo per l’Umbria ha accolto la proposta di rimodulazione del piano di riequilibrio finanziario pluriennale deliberata dal Consiglio Comunale lo scorso 20 giugno, sancendo così definitivamente l’uscita anticipata del Comune di Orvieto dallo stato di predissesto.
“Si tratta di una pronuncia storica per la nostra città – commenta il Sindaco, Giuseppe Germani – che giunge a coronamento di un percorso amministrativo e politico difficile e ambizioso, in cui abbiamo creduto sin dal primo momento.
Nell’esprimere la massima soddisfazione, ringrazio la Giunta, che con me ha pianificato e sostenuto scelte assai coraggiose, e ringrazio gli uffici ed il personale tutto del Comune, a cominciare dal settore finanziario, il cui sforzo straordinario ha portato ad un risultato parimenti straordinario.
Ringrazio soprattutto i cittadini di Orvieto, che dandomi fiducia e dando fiducia al mio programma elettorale hanno mostrato per primi di voler credere ad una rinascita della città, che mettesse al primo posto la solidità finanziaria ed i conti in ordine, guardando, oltre che al presente, anche al futuro dei nostri figli. Da adesso, siamo tutti chiamati a vincere una sfida ancora più impegnativa.
Ora che abbiamo definitivamente recuperato l’autonomia finanziaria di entrata e di spesa, infatti, è tempo di avviare una stagione di programmazione di respiro, che attenui la pressione e l’attenzione sin qui necessariamente dedicate al versante economico e finanziario, per spostare il baricentro sul pieno rilancio culturale e dell’accoglienza turistica, con investimenti e misure innovative ed incisive sugli asset principali della città, soprattutto su quelli sinora meno sfruttati.
Potremo e dovremo intervenire sulla stessa amministrazione comunale, non solo – come finora fatto – sotto il profilo della riorganizzazione delle risorse umane e materiali attualmente a disposizione, bensì anche mediante l’innesto di risorse nuove, in primo luogo a beneficio di quei settori che lamentano un cospicuo numero di posti vacanti e ne trarranno un sicuro miglioramento dell’efficienza.
Così come, pure, sarà possibile proseguire il percorso di riduzione della pressione fiscale, che dal primo momento è stato punto fermo dell’azione amministrativa della mia Giunta e che nei primi due anni di governo ha già permesso di ridurre del 20% il peso degli oneri dei tributi comunali. Per altro verso, ora che siamo di nuovo padroni in casa nostra, torna tutta intera in capo all’Ente la responsabilità della propria programmazione futura e dunque pure l’obbligo, morale prima ancora che politico, di piena e consapevole maturità nelle scelte, onde evitare le scelleratezze del passato che tanti sacrifici sono costate ai cittadini per venir ripianate.
Abbiamo finalmente risanato tutti gli squilibri finanziari e pagato i debiti che ne erano derivati, è vero; ma molto opportunamente, nel momento in cui ci accorda l’uscita dal predissesto, la Corte dei Conti ci ammonisce anche circa le criticità che tuttora permangono, che impongono di essere risolte e soprattutto impongono di evitare leggerezze.
La vera portata storica della pronuncia sta, comunque, nella dimostrazione delle straordinarie potenzialità di questa nostra città: l’uscita anticipata dal predissesto, in meno di tre anni rispetto ai dieci previsti, è la prova che Orvieto può superare qualsiasi sfida.
Possiede il patrimonio, il fascino, la tradizione, l’orgoglio e, adesso, anche le risorse per guardare al futuro con maggiore fiducia”.