ACQUAPENDENTE – Il Comune di Acquapendente si è attivato nella mattinata di venerdì per qualificare ulteriormente il progetto di gestione migranti. Con la prima microiniziativa si richiede al Prefetto di Viterbo Dott.ssa Rita Piermatti l’applicazione della clausola di salvaguardia. “Il Nostro Comune”, sottolinea il Sindaco Dott. Angelo Ghinassi, “confermando con apposito atto deliberativo l’adesione alla rete SPRAR chiede di applicare una clausola introdotta dalla Direttiva del Ministro dell’Interno dell’11 Ottobre 2016 che esenta i Comuni aderenti da ulteriori forme di accoglienza di cittadini stranieri richiedenti protezione internazionale.
Essendo interessati dal Luglio 2016 dall’attivazione di centri di accoglienza temporanea, chiediamo di conoscere il programma di riduzione, fino al raggiungimento della quota assegnataci e, comunque, riconducibile nell’ambito della rete Sprar. E la conseguente dismissione dei centri di cui sopra”. In contemporanea l’Ufficio Assistenza e Sanità con apposito atto di determinazione impegna la somma pari ad € 18.008,30 in favore di sei minori stranieri non accompagnati.
Privi di documenti, come rende noto lo stesso Comune, hanno fatto ingresso in Italia via mare provenendo dalla Libia unitamente ad alti migranti ed hanno manifestato l’intenzione di richiedere la protezione internazionale presso lo Stato Italiano. Visto che la Questura di Viterbo ha deciso di affidarli ai servizio sociali di questo Comune, l’Ufficio in essere ha liquidato l’intera somma alla Società Ospita srl di Gavorrano la quale gestisce il centro di accoglienza denominato “Aquila d’Oro”.