ORVIETO – Il Consiglio Comunale ha approvato (9 favorevoli: consiglieri di maggioranza, Sacripanti e Vargaglia; 1 contrario: Meffi) dei presenti l’ordine del giorno del Consiglio Comunale contro lo sfruttamento legalizzato del lavoro presentato dal Cons. Tiziano Rosati (Capogruppo Sinistra Italiana), che impegna il Sindaco e la Giunta:
– ad esprimere ferma e decisa contrarietà all’utilizzo pubblico dei voucher perché rappresentano un ulteriore strumento di sfruttamento e di precarizzazione del lavoro;
– a non fare uso né a promuovere l’utilizzo di forme di lavoro pagate mediante buoni di lavoro o voucher.
Il proponente ha illustrato le premesse del documento facendo presente che: “negli ultimi anni vi è stato un incremento consistente dei buoni di lavoro o voucher (l’INPS stima che nel 2015 sono stati coinvolti circa 1,5 milioni di lavoratori).
Tale situazione, si è manifestata a seguito dell’introduzione della c.d. Legge Fornero e del Jobs Act che hanno reso più agevole il ricorso a tale strumento aumentando la soglia economica precedente di 5.000 euro agli attuali 7.000 euro.
Il valore del voucher è di 10 euro di cui solo 7,5 euro sono quelli percepiti realmente dal lavoratore per ogni ora di lavoro.
Con i buoni di lavoro, di fatto, sono cancellati tutti i diritti, dalla maternità alle ferie, la malattia ed il TFR.
L’INPS, stima che un lavoratore pagato con i voucher dovrebbe lavorare 10 anni per accumulare un anno di pensione.
Anche l’Umbria è stata interessata da questo fenomeno tanto che nel 2015 sono stati venduti 2 milioni di voucher coinvolgendo 17.000 persone.
Il ricorso all’utilizzo dei voucher, sta facendo breccia anche tra la Pubblica amministrazione tanto che, nel recente passato, il comune di Assisi, ne ha fatto uso.
La Regione Umbria, ha recentemente stanziato 3 milioni di euro per finanziare, nei prossimi sette anni, interventi volti al sostegno delle famiglie che hanno in casa persone bisognose di cure.
I soggetti idonei per tali lavori e ricompresi all’interno di un elenco regionale denominato ‘Family Helper’, saranno retribuiti con i buoni di lavoro INPS quindi, di fatto, incentivando l’uso di prestazioni sottopagate per badanti, assistenti domestiche, colf e baby sitter”.
Dibattito:
Alessandro Vignoli (Per andare avanti): “Il gruppo approva. L’argomento era già stato attenzionato da una mozione della Cons.ra Vergaglia che non approvammo ma ora vien meglio circostanziato. Il sistema dei voucher dovrebbe essere incompatibile peraltro per un Comune come il nostro ancora in regime di predissesto”.
Stefano Olimpieri (Identità e Territorio): “voto favorevole. Il lavoro è un valore e non può essere mercificato. Inaccettabile quindi ogni forma di sfruttamento del lavoro. La globalizzazione degli ultimi anni ha contribuito a diminuire la tenuta del lavoro come valore per la realizzazione della persona, mettendo l’elemento materiale al primo posto a scapito di altri elementi essenziali del ‘valore lavoro’ che ne è uscito depotenziato e con minori tutele. Una tendenza che va modificata attraverso le norme. Quindi è inaccettabile che il voucher sia lo strumento contemporaneo per trovare lavoro per di più usato a danno dei soggetti più deboli. La soluzione sta scritta nell’art. 46 della nostra Costituzione, è la partecipazione. Spero che il nostro Comune non faccia ricorso ai voucher”.
Lucia Vergaglia (M5S): “ricordo la discussione di allora e riconosco che il mio fu un clamoroso abbaglio, dal momento che si è rivelato uno strumento di cui è stato fatto un abuso mortificante. Uno strumento che nel quotidiano non significa niente e che non da soddisfazioni reali. L’importante è accorgersi dell’errore fatto. L’ordine del gionro di Rosati è rafforzativo della presa di posizione del Consiglio di allora. Nell’immediato va fermata la diffusione di questo strumento”.
Maria Flavia Timperi (PD): “ringrazio Vergaglia per l’onestà intellettuale dimostrata riconoscendo l’errore di allora. All’epoca gli unici a votare contro quella mozione fummo noi. Ringrazio anche Rosati per l’iniziativa che oggi ha assunto. Il nostro Comune aveva già scelto di non adottarli quindi coerentemente procediamo sulla linea che abbiamo già intrapreso”.
Andrea Sacripanti (Gruppo Misto): “voterò a favore e mi chiedo, se il mio dovrebbe essere un imbarazzo cosa prova chi della maggioranza oggi deve votare contro una proposta del governo Renzi? E’ chiaro che questo è uno strumento che anche se immette comunque persone nel percorso del lavoro non ha dato i risultati attesi in termini di riconoscimento della dignità del lavoro. Fa piacere che il PD prenda una posizione netta e contraria alle politiche dell’attuale governo votando questo documento. Il lavoro è diventato fin troppo flessibile nella mancanza delle tutele. Tema che dovremmo riprendere in mano producendo un documento del nostro Consiglio Comunale”.
Roberto Meffi (Forza Italia): “il dispositivo fa riferimento ai dipendenti pubblici ma non a quelli privati che non sono figli di un dio minore. Per dare il mio voto favorevole auspico un adeguamento del testo. Mi chiedo come si sia arrivati al ricorso ai voucher, pratica che si nasconde soprattutto nelle piccole/medie aziende, certamente perché la stragrande maggioranza delle aziende si trovano in grande difficoltà e perché trova terreno fertile tra chi non trova un briciolo di prospettive occupazionali. Trovo la proposta incompleta. Contrario”.
Replica Rosati: “non speravo in una così ampia adesione al documento. Il voucher, è evidente, é funzionale al mantenimento di questo sistema. In merito alla incompletezza rilevata da Meffi preciso che la pratica del ricorso ai voucher va scongiurata all’interno della Pubblica Amministrazione che ha già una contrattualizzazione, fortunatamente diversa”.