ORVIETO – Il Consiglio Comunale ha trattato la questione relativa alla situazione dell’immobile ex Ospedale sollevata dalla interrogazione del Cons. Stefano Olimpieri (Identità e Territorio) che ha chiesto: “per quale ragione il Sindaco non porta a conoscenza della città la situazione relativa all’ex Ospedale; se vi sono contatti con soggetti privati che sono intenzionati all’acquisto; se il valore dell’immobile è stato oggetto di stima definitiva; per quale ragione non si è dato minimamente corso allo studio di una ‘pubblic company’ cittadina che possa concretamente riportare l’immobile nella proprietà della città”.
Nel merito, Olimpieri ha affermato che “la vicenda dell’ex Ospedale in questi ultimi mesi è caduta nell’oblio: un silenzio assordante sta impedendo di conoscere se vi siano degli sviluppi in merito al futuro del complesso immobiliare di piazza Duomo, così come non si conosce nulla sulla eventuale alienazione che dovrebbe effettuare la USL2. Da sempre sosteniamo che quell’immobile, per secoli punto di riferimento della sanità orvietana, dovrebbe tornare nella disponibilità della città: abbiamo anche sostenuto che ciò potrebbe avvenire attraverso lo studio e le successiva costituzione di una ‘pubblic company’ cittadina al fine di trovare lo strumento giuridico per delineare una strada maestra per determinare che l’ex Ospedale torni nella proprietà e nella disponibilità di Orvieto e degli orvietani; a dimostrazione di come sia inattendibile il Sindaco, ricordiamo anche che questa ipotesi, malgrado le rassicurazioni del Primo Cittadino, non è stata minimamente studiata e non ha mai visto la luce.
Inoltre, abbiamo sempre affermato che la vendita dell’immobile potrebbe diventare oggetto di speculazione immobiliare, soprattutto se il Comune non costruisce un ‘recinto’ normativo entro il quale l’eventuale acquirente deve obbligatoriamente ottemperare: sappiano in Regione e presso i vertici della USL2 che l’ex Ospedale non può essere considerato alienabile come un qualsiasi capannone industriale”.
Il Sindaco, Giuseppe Germani ha risposto: “non è cambiata la mia opinione sulla public company che abbiamo trasferito alla Fondazione Patrimonio Bene Comune. In questo momento l’Asl Umbria2 sta facendo una nuova perizia per il valore reale del bene quindi tutte le opzioni sono assolutamente aperte. Sono convinto del fatto che l’immobile possa essere valorizzato nell’area dell’ospitalità della città, ma ci sono diverse possibilità per la sua valorizzazione e sullo strumento che permetta tutto questo. Ovviamente, saremmo felici di riportarlo al patrimonio della città ma occorre conoscere le stime e le risorse. Appena avrò la documentazione da parte di Asl e Regione è mia intenzione fare un dibattito in Consiglio”.
Il Cons. Stefano Olimpieri si è dichiarato: “in parte soddisfatto ma preoccupato perché il valore dell’immobile sta già nel bilancio della Regione per circa 7 mln. Ribadisco che non deve esserci il minimo rischio che l’immobile sia oggetto di speculazioni finanziarie nella compravendita”.