ORVIETO – “Ci sono città con pareti senza crepe, luoghi dove il tempo ha messo ordine nelle pietre e nei cuori … Ci sono città dove la bellezza non si annoia mai. Sta lì, senza arroganza, senza rumore e noi abbassiamo lo sguardo”. Italo Calvino scriveva così ne “Le città invisibili”.
Loro, però, gli occhi li hanno alzati, aprendo lo sguardo fino al cielo, soffermandosi sulle guglie del Duomo, per poi ritornare alle sue scale, ai suoi affreschi, al suo prato, alla sua piazza.
Sono 42 bambini, quelli delle classi 5A e 5B della scuola primaria “Luigi Barzini” di Orvieto che, guidati dalle maestre, stanno partecipando al concorso “Un monumento o uno spazio significativo del nostro territorio”, un percorso didattico pluridisciplinare che coinvolge italiano, storia e arte proposto dalla Fondazione Sant’Anna, in collaborazione col Club Unesco di Perugia-Gubbio e in condivisione con l’Ufficio Scolastico Regionale per l’Umbria.
E ciò che ne è nato, è di una bellezza e semplicità sconvolgenti, eppur racchiusi in pensieri ed immagini di una profondità che nemmeno un adulto saprebbe esprimere. Dovevano individuare il luogo che per loro fosse il più significativo della città, secondo il criterio del “genius loci”.
Hanno identificato tale luogo in piazza del Duomo e hanno motivato le proprie scelte con riflessioni individuali scritte.
“Mi sembra un uomo anziano che regna sulla città e guarda e guarda in basso verso di noi, piccoli, che restiamo ad ammirarlo” … “E’ come il nonno di Orvieto e la sua piazza è il suo salotto dove lui ci aspetta per raccontarci le storie del suo glorioso passato” …”Se tu cammini nella piazza del Duomo, qualunque sia il tuo stato d’animo, è impossibile non fermarti di colpo ad ammirare il monumento come se ti colpisse con un raggio di sole accecante” … “Mi piace andare sulle scale del Duomo a prendere il sole, osservare il cielo e farmi avvolgere dai pensieri”.
Sono solo alcune delle riflessioni che i bambini hanno scritto pensando al monumento simbolo della Rupe. “E’ stato un lavoro emozionante – hanno commentato le maestre – un lavoro che soprattutto ha permesso ai nostri ragazzi di riappropriarsi del proprio territorio, dei luoghi e dei simboli della nostra città”.
Tra le attività previste dal concorso: ricerca e lettura di documenti storici relativi alla costruzione della piazza e alla sua trasformazione nel tempo; produzione collettiva di un testo di tipo espositivo contenente le notizie storiche relative alla costruzione dello spazio-piazza; visione di foto storiche che rappresentano la vita della piazza anche in epoche passate (fine ottocento- inizi del novecento), da cui è emerso che da sempre la piazza del Duomo ha rappresentato uno spazio di vita ed aggregazione; uscite didattiche in piazza per l’osservazione diretta degli edifici che la contornano, con particolare attenzione al sagrato e alla facciata del Duomo; disegno dal vero della facciata del Duomo, partendo dalla sagoma dell’edificio e lasciando libertà di interpretazione nel disegno della facciata e del rosone dell’Orcagna. E realizzazione collettiva a classi aperte di un plastico rappresentante la piazza e le facciate di tutti gli edifici che la delimitano.
“Particolare attenzione – spiegano le maestre – è stata dedicata alla facciata e ai disegni geometrici che caratterizzano le decorazioni della piazza, che sono poi state riprodotte in modo ritmico come cornice intorno al plastico. E poi ancora, lettura in classe di poesie in dialetto orvietano dedicate alla piazza. Brainstorming, riflessioni e strutturazione di un testo poetico collettivo in dialetto orvietano dedicato alla magnificenza della Piazza “Piazza der Domo. E memorizzazione delle poesie”.
Ora, alla fine dell’anno scolastico 2015-16, una commissione appositamente costituita selezionerà per ogni ordine di scuola, i prodotti finali più significativi che saranno presentati e premiati in occasione della tradizionale “Festa della Scuola” programmata per la fine dell’anno scolastico. (Sa.Simo)
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