Ad un anno dall’entrata in vigore delle misure riguardanti la sosta e la viabilità nel Centro storico di Orvieto, il capogruppo Fd’I-Alleanza Nazionale in consiglio Andrea Sacripanti chiede al sindaco di modificare il piano del traffico e della sosta fin qui attuato “per favorire ed incoraggiare maggiori presenze di visitatori durante tutto l’arco dell’anno”.
Il testo dell’interrogazione:
Oggetto: nuove misure riguardanti la sosta e la viabilità nel Centro storico – richiesta di revisione.
Il sottoscritto Consigliere comunale, capogruppo Fd’I-Alleanza Nazionale, premesso che:
E’ trascorso ormai un anno dall’entrata in vigore delle misure riguardanti la sosta e la viabilità nel Centro storico di Orvieto e appare a tutti evidente che i risultati non sono stati particolarmente soddisfacenti.
In particolare, l’attuale Amministrazione, puntando su una progressiva pedonalizzazione del Centro storico, ha limitato il numero degli stalli a strisce blu aumentandone il costo a partire dalla seconda ora di parcheggio (da 1,20 euro a 1,60 euro) e prorogandone il pagamento dalle ore 20 alle 22.
Contestualmente, si è insistito nel tentativo di valorizzare i parcheggi coperti, quello di Campo della Fiera e di Via Roma, per i quali è stata prevista una tariffa agevolata di 1 euro all’ora per i possessori di una particolare tessera ricaricabile, il cui costo iniziale è di 15 euro, utilizzabile non solo dai residenti del Comune di Orvieto, ma anche da quelli dei Comuni limitrofi.
Queste novità non hanno raggiunto gli obiettivi prefissati se si pensa che alla data del 16 febbraio la vendita complessiva delle tessere è risultata essere di sole 565 unità (448 acquistate dai residenti orvietani e 125 dai cittadini del comprensorio), rispetto alle 20 mila lettere “promozionali” inviate dal sindaco di Orvieto durante il periodo natalizio, con un costo di 5.000 euro e per un bacino potenziale di 40 mila abitanti.
Le misure in esame, unitamente al proliferare di multe elevate a tutte le ore in città (come non ricordare quelle delle 6 di mattina!), hanno contribuito di fatto a disincentivare gli abitanti delle frazioni limitrofe a recarsi sulla Rupe con grave danno per l’economia e per l’immagine del Centro storico, che appare sempre più spettrale e abbandonato a se stesso.
Sul punto è bene non cadere negli equivoci, come spesso è accaduto ogni qualvolta si è parlato di desertificazione del Centro storico di Orvieto. Troppo spesso, infatti, si mistifica la realtà quando, al fine di negare l’evidenza, si cita l’aumento dei flussi turistici che però, a ben vedere, rimangono concentrati soltanto in pochi mesi dell’anno mentre, per il restante maggior periodo, Orvieto si caratterizza per essere una realtà vuota e priva di stimoli, come testimoniano gli esercizi commerciali che, a causa della mancanza di potenziali clienti, spengono le loro luci ed abbassano le rispettive saracinesche in orari sempre più anticipati.
Tutto ciò premesso, il sottoscritto consigliere, evidenziando ulteriormente che il processo di pedonalizzazione del centro storico, con conseguente riduzione del numero dei parcheggi a strisce blu, avrebbe necessitato di più tempo per affermarsi nella cultura civica degli orvietani e degli abitanti dei Comuni limitrofi e che il combinato disposto dei provvedimenti fin qui attuati in ordine alla razionalizzazione del traffico cittadino si è rivelato controproducente per la “vita” della Città, chiede al sindaco se non concordi con i fatti citati in premessa e se non ritenga opportuno e necessario modificare il piano del traffico e della sosta fin qui attuato per favorire ed incoraggiare maggiori presenze di visitatori durante tutto l’arco dell’anno.