Si è svolta lunedì pomeriggio presso la Sala Consiliare, la Conferenza dei Capigruppo estesa alla partecipazione dei Consiglieri comunali, per l’audizione del Direttore Generale della Soc. COSP Tecno Service, Maurizio Tonnetti finalizzata ad acquisire informazioni relative alle novità riguardanti la raccolta differenziata dei rifiuti nel Comune di Orvieto. Presenti oltre al Presidente del Consiglio Comunale, Angelo Pettinacci e al Sindaco, Giuseppe Germani, la V. Presidente dell’Assemblea Roberta Cotigni e i Capogruppo: Andrea Taddei, Andrea Sacripanti, Lucia Vergaglia, nonché i Consiglieri: Maria Flavia Timperi, Martina Mescolini, Paolo Maurizio Talanti, Claudio Di Bartolomeo.
Nel corso dell’incontro, il rappresentante di Cosp ha illustrato il format che è stato già oggetto dei 13 incontri partecipativi svoltisi nei giorni scorsi con la popolazione del territorio, ed ha ricordato che la nuova gestione scaturisce dall’indizione della gara d’ambito bandita dall’Ati 4 sulla base del quadro di riferimento comunitario e regionale; gestione che interessa 32 comuni della provincia con oltre 230 mila abitanti serviti.
L’ambito è suddiviso in Aree Intense e Aree Vaste del territorio provinciale rispetto alle quali varia la frequenza di raccolta domiciliare settimanale (e stagionale) delle varie frazioni di rifiuto prodotto (5 frazioni merceologiche) dalle utenze domestiche e non domestiche. A fronte di una produzione di 487 chili di rifiuti indifferenziati pro capite (stime statistiche) ha poi evidenziato l’importanza del coinvolgimento attivo della popolazione.
Il Direttore Generale della Soc. COSP ha quindi illustrato le caratteristiche del nuovo servizio di raccolta differenziata “porta a porta” che prevede delle novità nel modo di conferire i rifiuti, i quali dovranno essere differenziati per frazione merceologica: carta, plastica e metalli, vetro, organico e rifiuto indifferenziato negli appositi contenitori domestici da esposizione (non più nei sacchetti) che sono in fase di consegna da parte del gestore a ciascuna famiglia.
Ha parlato dei servizi domiciliari da prenotare attraverso il Numero Verde 800 055 505 (ritiro di componenti di mobilio, materassi, elettrodomestici, materiale elettrico/elettronico, importanti quantitativi di frazione verde); del ritiro di pannolini/pannoloni (servizio che viene implementato con passaggi aggiuntivi da richiedere); del funzionamento del Centro Comunale di Raccolta. Lo stesso Numero Verde serve per segnalare disservizi, e altro genere di esigenze degli utenti.
Inoltre, ha ricordato che a corredo dei contenitori (dotati di codice a barre per l’identificazione) che vengono consegnati, agli utenti viene consegnato anche il pieghevole sulle modalità di gestione del servizio e il Dizionario dei Rifiuti, oltre al calendario con i giorni di esposizione.
Nelle 2500 utenze delle “case sparse” il materiale verrà raccolto – su area pubblica non privata – in prossimità della casa con il principio del “Porta a Porta”.
Tonnetti, ha poi comunicato che, come chiesto dall’Amministrazione Comunale di Orvieto, lo start up del servizio inizialmente previsto per il 28 dicembre, verrà posticipato all’11 gennaio 2016 al fine di non creare sovrapposizioni e disagi con la concomitanza dello svolgimento di Umbria Jazz Winter. Infine, a annunciato che presso l’Ati 4 è attivato un tavolo per rilevare le criticità e ottimizzare il servizio che interessa tutto il bacino d’ambito.
Il Direttore Generale di Cosp ha poi risposto alle domande dei Consiglieri:
Vergaglia: “sulla frazione degli ingombranti è prevista la prenotazione? Quanto tempo questo tipo di rifiuto resta in strada? Quali sono gli ostacoli per l’attivazione della tariffa puntuale. La disomogeneità dei livelli stradali costituisce ancora un problema all’esatta pesatura dei rifiuti? I dipendenti Cosp risultano sotto organico rispetto al fabbisogno del servizio, questo può creare problemi di sicurezza dei dipendenti stessi? E’ previsto un coordinamento e altre forme di collaborazione? Il liquame che deriva dal lavaggio dei contenitori condominiali (che è rifiuto speciale) come è stato pensato?”.
Tonnetti: “essendo preventivamente concordata con l’utente l’esposizione in strada dell’ingombrante è limitata, va detto che si registra un innalzamento del conferimento dei rifiuti di questo tipo. L’attivazione della tariffa puntuale è ancora oggetto di valutazione. Sebbene sono previsti 18 mesi per avvio dell’attribuzione virtuale delle premialità, entro il 2016 vogliamo attivarci. La principale criticità sta nei sistemi di pesatura dei mezzi. A partire da gennaio 2016 saranno attive nuove immatricolazioni per il nuovo parco veicolare, nuovi mezzi dotati di sistemi GPS per la certificazione dei giri di raccolta. Il disallineamento del personale rispetto al servizio non risulta dagli incontri che effettuiamo con le OO.SS. e i rappresentanti della sicurezza dei lavoratori. I soli contenitori gestiti da noi sono quelli stradali, non condominiali, per la cui igienizzazione facciamo riferimento ad apposite aziende di servizi di Chiusi o Civita Castellana”.
Taddei: “le segnalazioni più frequenti che ci giungono dai cittadini delle zone dove sono stati consegnati i contenitori si riferisco all’ingombro e alla frequenza di raccolta che può diventare un problema, fino alla richiesta di contenitori più piccoli. In merito alla questione RFD e alla pesatura che non consentono ancora un dato reale, nel medio periodo è possibile verificare altri sistemi di pesatura, ovviamente ricercando le tecnologie adeguate?”.
Tonnetti: “cerchiamo di andare incontro alle esigenze delle singole utenze che possono segnalare al Numero Verde le dimensioni dei contenitori. Il sistema RFD è certamente soggetto e revisione anche sulla scorta della disponibilità impiantistica”.
Sacripanti: “i codici a barre alla fine cosa misurano, se non misurano il peso né la correttezza del conferimento del rifiuto? Sarebbe stato più auspicabile mettere in piedi un sistema di pesatura affinché l’utente potesse riceverne beneficio. In tal caso mi sembra che il servizio sia rimasto tale e quale, se non con contenitori più ingombranti che è poi la lamentale più diffusa; peraltro, con i contenitori lasciati aperti, altri potrebbero gettarvi i loro rifiuti. Ci sono difficoltà oggettive nel tenere in casa i rifiuti, le abitazioni rischiano di diventare delle stazioni ecologiche. Riceviamo segnalazioni di cittadini che chiedono dove vanno conferiti gli escrementi di animali e quando vengono ritirati”.
Tonnetti: “ogni contenitore ha due sistemi: il codice a barre che associa il contenitore all’utente e il codice RFD che consente di associare quante volte l’utente conferisce, al fine di applicare delle premialità o penalizzazioni che saranno decise dai Comuni, ovvero: le tariffe sono stabilite dall’Assemblea dei Sindaci. Non siamo nella fase di definizione ma in quella di rappresentazione di un modello che è stato posto a base di gara e che va monitorato per apportare i necessari correttivi. In merito al contenitori incustoditi, è la durata dell’esposizione che può rappresentare un problema; ad oggi tale casistica non è ancora registrata né ci sono state segnalazioni. Saranno attivati sistemi di controllo sui contenitori condominiali (anche ricorrendo alle telecamere). Per la pesatura ad oggi non vi sono sistemi a bordo dei veicoli che ci consentano di avere un dato certificato. Le deiezioni degli animali domestici sono rifiuti da gestire come frazione indifferenziata all’interno di un sacchetto”.
Cotigni: “chi gestisce molti animali ha necessità di contenitori più grandi. C’è la possibilità di chiusura dei contenitori che, specie di notte, potrebbero essere rovesciati dai cani?”.
Tonnetti: “chi ha questa esigenza può farne richiesta al Numero Verde. I mastelli hanno tutti il blocco del coperchio antirandagismo, i contenitori grandi non possono essere rovesciati perché hanno un peso consistente”.
Pettinacci ha riassunto alcune domande pervenute del pubblico presente all’audizione: “non bastava mettere il codice a barre sul vecchio mastello? La volumetria del contenitore si può variare? Per le case piccole che non hanno terrazze, le isole ecologiche possono essere la soluzione migliore?”.
Tonnetti: “non si poteva integrare il codice a barre nei contenitori, perché c’è un problema pratico: le colorazioni dei contenitori per ciascun rifiuto sono diverse rispetto ai precedenti, e sono uniformate in tutta la provincia rispetto alle linee guida; peraltro, sarebbe stata una procedura più complessa e onerosa. Per volumetrie maggiori e/o minori dei contenitori si può fare richiesta al Numero Verde. Se ci sono situazioni oggettive di problemi di spazio nelle abitazioni, queste vanno segnalate e si possono risolvere con postazioni di tipo stradale con chiave. Gli attuali contenitori di pannolini/pannoloni saranno rimossi”.