Il M5S Orvieto, in un comunicato, esprimeva la propria preoccupazione sulle deleghe assegnate dal sindaco ad alcuni consiglieri per alleggerire il lavoro degli assessori. “Quanto ci costeranno e quanto durerà il malcostume delle deleghe date ai consiglieri di maggioranza?”, tuonava M5S.
Quella della Vergaglia è una preoccupazione comprensibile. Questa modalità è legale e già conosciuta, portata nella prassi amministrativa della città da Còncina, che non rifiutava una delega a nessuno, dai rapporti con gli anziani alla stesura di documenti, fino al viceassessore Pizzo, che per lungo tempo ha governato la finanza cittadina da un predellino. In effetti l’assegnazione di specifici incarichi, se non creano confusione nel funzionamento degli assessorati, possono aiutare il sindaco a gestire al meglio attività come quelle che si evincono dalla deliberazione che alleghiamo, in cui non era ancora previsto l’incarico a Taddei di seguire l’iter delle Aree interne e a Vignoli Cittaslow, con Timperi che “copre” l’Amministrazione anche in in occasione di eventi culturali..
Ma quanto costano? si interroga la Vergaglia. E noi con lei.
Abbiamo rigirato la questione al sindaco Germani, che ha chiesto esplicitamente di porre la sua risposta tra virgolette, per evitare fraintendimenti, stupito che la sua dichiarazione in Consiglio comunale fosse stata letta al contrario: “I consiglieri delegati a incarichi specifici, come è dettagliato nella deliberazione, durano in carica il tempo necessario allo svolgimento della funzione, non sono retribuiti e non hanno alcun costo. Còlgo anzi l’occasione per ringraziarli ulteriormente della loro generosità e disponibilità”.
Abbiamo chiarito alla consigliera Vergaglia il suo dubbio e fornito ai cittadini informazioni ufficiali per capire meglio come stanno le cose. Insomma, questa volta possiamo stare complessivamente tranquilli, senza esagerare, ma tranquilli.(d.f.)
Deliberazione deleghe Talanti, Mescolini, Cotigni: DELEGHE CONSIGLIERI COMUNALI