ORVIETO – Definitiva la sentenza della Cassazione, va in carcere Giorgio Campanari. Gli arresti sono scattati sabato in esecuzione della sentenza della Cassazione che ha confermato la condanna in Appello a tre anni e quattro mesi di reclusione per il quarantenne orvietano e per altri due suoi colleghi della Polfer. L’accusa riguarda la violenza sessuale nei confronti di alcune prostitute rumene. I fatti risalgono al 2003. Secondo l’imputazione, gli agenti avrebbero preteso di consumare rapporti sessuali «in cambio del loro rilascio senza alcune conseguenza circa la loro posizione di clandestinità». I reati si sarebbero consumati negli uffici della polizia ferroviaria di Roma Ostiense dove Campanari era in servizio.
Il processo ha avuto un iter lungo e complesso. Sostanzialmente l’assoluzione che era arrivata in Appello, dopo la condanna del primo grado di giudizio, era stata annullata dalla Cassazione nel 2010. Ma il nuovo processo ha portato Campanari alla condanna che ora è diventata definitiva. Sabato scorso per lui sono scattate quindi le manette.
A luglio per Campanari e per i colleghi Andrea Grifoni e Stefano Fortini era arrivata anche la condanna di primo grado per un’altra parte del procedimento. I fatti sono gli stessi, ma stavolta il reato è concussione. Il giudice ha disposto sei anni di carcere, oltre alle tre pene accessorie: l’allontanamento definitivo dalla Polizia, l’interdizione perpetua dai pubblici uffici e il risarcimento delle vittime, trentamila euro ciascuna. Per gli stessi fatti è stato condanno con rito abbreviato a scontare quattro anni di reclusione per concussione e violenza sessuale anche un assistente capo della polizia, Roberto Tavano.