Per iniziativa del Sindaco di Orvieto, Giuseppe Germani, domani, Venerdì 8 agosto 2014 alle ore 10,30 nei giardini adiacenti l’ex Ospedale in piazza del Duomo, tutti i Sindaci dei Comuni del Comprensorio Orvietano unitamente ai rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali e di categoria celebreranno la “Giornata del sacrificio del lavoro italiano nel mondo” istituita in memoria della tragedia di Marcinelle, con la deposizione di una corona dall’alloro presso il Monumento ai Caduti sul Lavoro.
L’8 agosto 1956 uno scoppio nella miniera di carbone del “Bois du Cazier” a Marcinelle, sobborgo operaio di Charleroi in Belgio, provocò la morte di 262 minatori, 136 dei quali Italiani provenienti in gran parte da Abruzzo, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Friuli, Lombardia, Marche, Molise, Puglia, Sicilia, Toscana, Trentino e Veneto. Quel tragico evento costrinse l’Italia a prendere coscienza delle penose condizioni nelle quali versavano i nostri connazionali, costretti a lavorare, lontani dai propri affetti, tra mille rischi ed innumerevoli disagi, nelle viscere della terra.
“Oltre 50 anni dopo – afferma il Sindaco Giuseppe Germani – la data dell’8 agosto è diventata la Giornata Nazionale del Sacrificio del Lavoro Italiano nel Mondo e sono molte le cerimonie commemorative di quella tragedia. Una pagina tristissima del tributo di vite umane che il nostro Paese ha dovuto pagare per affermare il diritto al lavoro e il riconoscimento dei diritti dei migranti. Purtroppo c’è ancora molta strada da fare, anche in Europa, soprattutto nella direzione dell’accoglienza e dell’inserimento in una società multiculturale”.
“Per tutta la nostra comunità – conclude – queste sono però giornate molto tristi a causa dei due drammatici incidenti sul lavoro in cui hanno perso la vita tre giovani lavoratori: Fabio Lisei, Roberto Papini e Alessio Corradini. E’ per questo che, come Istituzioni dell’intero territorio Orvietano invitiamo i nostri concittadini a ricordare la tragedia di Marcinelle e i significati che essa riveste, per testimoniare e impegnarsi con rinnovata coscienza civile, affinché la sicurezza e la dignità sui luoghi di lavoro sia un diritto di cittadinanza in tutto il mondo, a partire dalle realtà a noi più prossime”.