di Comitato Pendolari RomaFirenze
Un treno che va in ferie? Sembrerebbe di si, anche se chi va in ferie è obbligato a stabilirle con largo anticipo, invece Trenitalia sopprime i treni per una settimana senza nessuna motivazione e soprattutto senza nessun preavviso. Ieri, lunedì 11 agosto, molti lavoratori pendolari si sono recati alla stazione Termini a prendere il l treno IC 592 in partenza alle 15,40 e non l?hanno trovato. Dal sito di Trenitalia hanno scoperto che per tutta la settimana di ferragosto il treno è stato soppresso.
A metà luglio la Regione Umbria sopprime le fermate a Orte della coppia di treni RV 2481 e 2488 (Perugia-Roma-Perugia). Si tratta di due treni finanziati dalla Regione stessa che motiva la soppressione, sostenendo il mancato pagamento del dovuto corrispettivo economico da parte della Regione Lazio.
I pendolari di Orte, costituitisi in comitato, mettono in campo una protesta estemporanea, aggressiva e assolutamente non coordinata con gli altri comitati pendolari della linea Roma-Firenze. Mobilitano l?assessore ai trasporti della Regione Lazio, Civita, e una serie di sindaci e parlamentari. Chiedono una soluzione per il proprio problema. Solo per quello però, le esigenze degli gli altri utenti della linea non sono ? a quanto sembra ? affare che li riguardi. Fra le ?soluzioni? che propongono, infatti, compare l?assegnazione di una fermata aggiuntiva a Orte per l?IC 598 Roma-Firenze.
Si è chiesto il comitato di Orte e i rappresentanti istituzionali che sostengono questa richiesta che treno sia quello di cui chiedono la fermata? Sono informati sul fatto che quel treno rappresenta l?unica chance di ritorno in tempi decorosi, seppure inadeguati all?oneroso costo degli abbonamenti, per gli utenti di tutte la altre stazioni della linea? Che si tratta di un treno a rischio soppressione ad ogni cambio orario? Che gli utenti ad esempio della stazione di Orvieto pagano un abbonamento annuale tre le 1280 e le 1600 euro ? parliamo di oltre il doppio del costo di un abbonamento su Orte ? per usufruire di questo unico collegamento ?veloce? che ci rimane? Che il 598 è un treno già saturo di pendolari e turisti? Che il tempo di percorrenza di questo treno dal 2004 ad oggi è aumentato, sulla carta (perché il ritardo è pressoché costante), di 12 minuti per Orvieto e di 18 per Chiusi? 10 Hanno provato a fare un conto di quante ore mensili ogni pendolare di Orvieto, Chiusi, Terontola e Arezzo perde in più a bordo di un treno e di quante ne perderà ancora a causa di questa fermata? Crediamo di no. O quantomeno preferiamo credere alla negligenza di chi non si è posto queste domande, piuttosto che alla malafede di chi, nonostante tutto ciò, ha avallato questa proposta.
Il 5 agosto viene pubblicato su alcune testate locali un comunicato del Comitato pendolari di Orte che annuncia che, a partire dal 25 agosto, l?IC 598 Roma-Firenze fermerà a Orte. Il Comitato ringrazia il Ministero dei Trasporti e le Regioni Lazio e Umbria per l?impegno profuso e annuncia un incontro fra gli assessori Civita e Rometti per il prossimo 28 agosto.
Ci sono riusciti: il treno IC 598 si fermerà ad Orte dal 25 agosto prossimo.
Il Comitato pendolari Roma-Firenze ha in questi giorni interpellato le regioni Umbria e Toscana per capire la loro posizione in merito. L?assessore Rometti, attraverso la sua segreteria, afferma di non sapere niente e conferma che il 28 agosto è previsto un incontro con la Regione Lazio. Alcuni deputati locali ci chiedono soluzioni da da proporre al Ministero. La Regione Toscana invece afferma di non essere proprio stata messa al corrente della nuova fermata di Orte, né tantomeno invitata all?incontro del 28 agosto?
La cronaca di questi eventi basta da sola ? crediamo ? a mostrare, a chi voglia vederlo, il basso profilo di un facile decisionismo estivo che accontenta chi grida più forte, senza volere o saper valutare un quadro più ampio e condiviso; il muoversi scomposto di istituzioni che non sembrano saper interpretare il federalismo se non nella sua anima peggiore: quella di un campanilismo miope e di corto respiro.
Dal 2008 il nostro comitato si è sempre mosso per tentare di affermare la linea di un percorso istituzionale condiviso, che tenga conto delle molteplici esigenze territoriali; il lavoro che abbiamo portato avanti nel corso degli anni con le regioni, con il ministero, con i comuni è sempre stato nella direzione di proporre e promuovere soluzioni che garantissero frequenza dei collegamenti e tempi di percorrenza dignitosi per tutte le stazioni della linea.
Finché sarà possibile, continueremo a muoverci su questa linea. Per quanto ci riguarda resta chiaro che il ruolo dei comitati pendolari è quello di manifestare problemi ed esigenze dei territori di riferimento, possibilmente coordinandosi fra loro, e che compito delle istituzioni ? in questo caso tutte le regioni interessate e il Ministero ? deve invece essere quello di ragionare insieme individuando soluzioni condivise e ragionevoli.
Ci auguriamo che sarà possibile a partire dalle prossime settimane ricominciare a lavorare in questa direzione e speriamo di non dover più assistere alla surreale farsa andata in scena in questi giorni. Onestamente ci aspettiamo di più dai nostri rappresentanti. Ci aspettiamo che ci dimostrino non che «alla fine con la prepotenza si vince» ? questo si sentiva amaramente dire in stazione in questi giorni ? ma che invece si vince con la ragionevolezza e l?impegno di tutti.
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Comitato Pendolari RomaFirenze