di Gianni Pietro Mencarelli cittadinoattivo (professionista)
“Come si sa, avere la coda di paglia significa aver combinato qualcosa per cui non si è del tutto a posto con la coscienza. Le Code di Paglia che attribuiamo noi, con la P maiuscola che indica il nome del fiume, sono per quanti avendo ruolo e autorità non hanno saputo interpretare le fragilità di un territorio emerse in maniera catastrofica né accogliere la domanda di cambiamento che si sta diffondendo tra le popolazioni.”
Oggi mentre mi recavo presso l’ospedale per controlli di salute e dopo aver fatto una breve sosta per vedere il livello del fiume, mi sono ricordato che l’associazione Val di Paglia bene comune nata dopo l’alluvione dello scorso 12 novembre, aveva invitato a partecipare alla significativa iniziativa “code di paglia” che, altre ad essere un segnale per non dimenticare, richiamava quanti avessero avuto delle responsabilità a non nascondersi dietro un “cespuglietto”. Devo dire per onor del vero che non erano molte le frasche esposte lungo il ponte almeno verso le dieci del mattino, ora del mio passaggio, ma al ritorno miracolosamente il ponte Dell’Adunata aveva avuto una straordinaria fioritura di “code di paglia” e anche di numerosi cartelli in cui apparivano delle scritte che presumo si richiamassero al tema della ricorrenza . Purtroppo non ho fatto in tempo a leggere i contenuti, perche con grande solerzia due vigili urbani “comandati a farlo” stavano rimuovendo il tutto: cartelli, frasche e volantini appesi , ho solo potuto fotografare un concittadino che ne stava leggendo uno e dalla mia scomoda posizione, ho mancato la mira con la macchina fotografica, quindi non saprei nemmeno riconoscerlo per potergli domandare cosa vi fosse scritto di tanto pericoloso per essere repentinamente rimosso; forse, si trattava solo di abusivismo? strano pero, dato che l’associazione aveva annunciato l’iniziativa, ma forse presto lo sapremo, perché in questa città, se ti azzardi a dire qualcosa che non va,vieni subito etichettato come sovversivo o quanto meno un soggetto pericoloso da tenere sotto controllo, perché capace di sollevare critiche.
Qualcun altro, piano piano, proprio per “la domanda di cambiamento che si sta diffondendo tra le popolazioni” si sta già aggiungendo alla lista dei controllati che chiameremo per praticità d’ora in poi: cittadinidissidentiattivi .
(Nota del redattore: mi sorge il dubbio che i viglili abbiano davvero tolto i cartelli perché i cittadinidissidenti attivi facevano le foto e rallentavano il traffico. Ma benvengano tanti cittadinidissidentiattivi, sale della democrazia, soprattutto quelli che, come Mencarelli, mantengono sempre toni equilibrati. )