ORVIETO – Si è svolta a Perugia presso la commissione sanità e servizi sociali del Consiglio Regionale, presieduta da Attilio Solinas, l’audizione del direttore generale dell’Azienda Usl 2 Imolo Fiaschini, del direttore sanitario Piero Manzi, del direttore amministrativo Enrico Martelli e del sindaco di Orvieto, Giuseppe Germani.
Al centro dell’audizione, chiesta dal vicepresidente della commissione, Sergio De Vincenzi temi quali “l’affollamento del Pronto Soccorso del ‘Santa Maria della Stella’ anche per eludere il problema delle liste d’attesa, la carenza di personale e Piano di riordino ancora da attuare”.
Nel corso dell’incontro, il sindaco ha consegnato alla commissione la delibera del consiglio comunale di Orvieto relativa al lavoro svolto dalla Commissione di studio “temporanea” sulle liste d’attesa e le prestazioni sanitarie, costituita dell’Amministrazione Comunale di Orvieto.
Al seguente link il resoconto dell’audizione: http://www.consiglio.regione.umbria.it/informazione/notizie-acs/ospedale-orvieto-contenimento-liste-dattesa-obiettivo-non-raggiunto. Annunciato anche un sopralluogo della Terza Commissione alle strutture sanitarie attive di proprietà della Usl e a quelle comunali dismesse o non operative presenti ad Orvieto. Vedi link: http://www.consiglio.regione.umbria.it/informazione/notizie-acs/ospedale-orvieto-condizione-strutturale-e-organizzativa-critica-de-vincenzi. “Le due ore di audizione in Commissione Sanità e Servizi sociali della Regione – afferma il sindaco, Giuseppe Germani – sono state molto intense e ci hanno permesso di portare a conoscenza della commissione regionale tutti i problemi inerenti la sanità del comprensorio orvietano e del nostro ospedale.
Alla Commissione è stata consegnata copia della mozione sulla liste d’attesa approvata dal Consiglio Comunale e sono stati affrontati gran parte dei temi che si devono risolvere portando a soluzione alcuni aspetti specifici della sanità locale”. “L’impegno del direttore sanitario Dr. Fiaschini – aggiunge – è quello di concludere tutta la riorganizzazione entro i primi mesi del 2018. La commissione regionale si è resa disponibile a fare uno step intermedio nel prossimo mese di dicembre per vedere lo stato di avanzamento delle varie problematiche e di svolgerlo possibilmente ad Orvieto. Mi sento di ringraziare tutti i componenti della commissione e, in modo particolare, il relatore Sergio De Vicenzi e il presidente Attilio Solinas per il lavoro svolto”. “Con l’incontro della prossima settimana fra i sindaci dell’ambito sociale n. 12 ed i vertici della Usl Umbria 2 – conclude il sindaco – avremo un quadro preciso delle varie situazioni e delle prospettive di soluzione. A quel punto saremo in grado di riunire tutti i soggetti interessati per aggiornarli sulle varie tematiche”.
Il direttore generale Imolo Fiaschini ha dunque fatto il punto sulla situazione: “Abbiamo chiesto e ottenuto dalla Regione un tavolo tecnico per sistemare alcune cose su Cup e liste d’attesa, volendo evitare tempi troppo lunghi. Il problema delle liste d’attesa finirebbe – ha detto Fiaschini – se lo specialista desse lui stesso l’appuntamento successivo al paziente che sta visitando, fissandogli data, ora e luogo senza ripassare dal medico di famiglia”. Il direttore ha quindi illustrato i numeri dell’ospedale di Orvieto: 2418 interventi chirurgici nel 2015, 2483 nel 2016 e nel 2017 sono già 2596. Nel Piano di riordino i posti letto passano da 160 a 175.
La sala operatoria per le emergenze ostetriche è stata fatta. C’è la copertura h24 del neonatologico, che prima non era attivo. Entro fine anno avremo la Stroke unit, per cui ci sono i medici, ma – ha aggiunto – dovremo integrare il numero degli infermieri, come per medicina e chirurgia. Il personale di radiologia è stato completato. É in atto il percorso per la risonanza magnetica con le offerte ricevute da varie ditte. L’ospedale sta funzionando, deve poter lavorare meglio.
Abbiamo dovuto stoppare qualcosa: per l’h24 servono almeno 7 responsabili, potremmo riaprirlo fra due mesi con l’inserimento di altri medici a compensare quelli che se ne sono andati, ma devono fare la formazione. Tre cardiologi non bastano, a ferragosto era presente solo il primario, di notte e di giorno. Dovremmo essere a posto a inizio 2018. Mancano ancora un paio di persone per far funzionare il Pronto soccorso come vorremmo, dato che alcuni medici hanno scelto di lavorare altrove. Entro breve (domani, ndr) ci sarà una riunione in Regione per vedere di trovare una soluzione, tenendo presente che è in atto un concorso per primari e i tempi previsti nel rispetto delle normative sono di 5 o 6 mesi”.