ORVIETO – Il rogo divampato nella discarica di Casale Bussi alle porte di Viterbo nella notte tra sabato e domenica riapre l’emergenza rifiuti in Umbria. E dopo che anche la discarica de Le Crete è stata interessata qualche settimana fa da un rogo nella notte, ora, si troverà di nuovo a fronteggiare l’emergenza.
A confermarlo è una nota del prefetto di Viterbo Nicolò D’Angelo. «Il rappresentante della Regione Lazio – si legge in un passaggio della nota diramata – ha fornito ampie garanzie in merito alla continuità del servizio di conferimento dei rifiuti interessando anche le regioni limitrofe della Toscana e dell’Umbria che contribuiranno alla gestione dell’emergenza laziale. Pertanto si potrebbero verificare solo dei leggeri rallentamenti nella consegna dei rifiuti al sito». L’incendio, di fatto, ha messo fuori uso l’impianto di trattamento di proprietà della Ecologia Viterbo (una delle tante società della galassia Cerroni, il re delle discariche) dove arrivavano rifiuti non solo dal viterbese, ma anche da Rieti e Civitavecchia. Ora dovrà restare chiuso per tutto il tempo dell’emergenza stimato in sessanta giorni.
E in queste ore è stato firmato un accordo interregionale per fronteggiare l’emergenza. “I rifiuti provenienti dall’emergenza non arriveranno in discarica – ha ribadito il sindaco Giuseppe Germani – ma a Le Crete verranno solamente trattati nell’impianto di lavorazione per poi essere di nuovo smaltiti nella discarica di competenza”. Nel frattempo, le reazioni della politica non si sono fatte attendere. A farsi sentire è Ciro Zeno del Pci Umbria. “Apprendiamo solo ora dagli organi di stampa che alle Crete arriveranno tonnellate di rifiuti laziali a causa dell’incendio nella discarica viterbese, benché anche nella discarica di Orvieto ci sia stato un incendio sul quale ancora non si hanno informazioni chiare e dettagliate.
Siamo stanchi – ha detto – che ogni qualvolta c’è una situazione di criticità sui rifiuti in Italia, Orvieto sia sempre la soluzione. Sono anni che chiediamo la chiusura della discarica e la bonifica dell’area, sono anni che i cittadini sono stanchi di tutto ciò, sono anni che Orvieto ed il suo territorio chiedono alle istituzioni locali e regionali di smetterla con Orvieto pattumiera. A gran voce tutte le istituzioni hanno detto no ai rifiuti romani, ora il sindaco Germani e la presidente Marini facciano altrettanto con i rifiuti viterbesi. Gli orvietani ed Orvieto non possono essere al centro di dinamiche politiche che per opportunità di alcuni partiti li rendono terreno di gioco sulla questione rifiuti”.
Di seguito la nota diffusa in mattinata dall’Ufficio stampa del Comune di Orvieto:
A seguito della richiesta della Regione Umbria vista l’istanza della Regione Lazio che individua nell’impianto TMB di Orvieto la destinazione dei rifiuti indifferenziati prodotti nel territorio laziale da sottoporre a trattamento per un quantitativo di 250 t/g per un periodo di 60 giorni e comunque per un massimo complessivo di 18.000 tonnellate, l’AURI Umbria ha dato il proprio nulla osta alle seguenti condizioni:
1) L’utilizzo dell’impianto TMB è subordinato al pieno rispetto dei contratti in essere sottoscritti dal titolare dell’impianto per la gestione integrata dei rifiuti urbani nel territorio regionale. L’utilizzo dell’impianto TMB per i rifiuti extra regione non dovrà in alcun modo condizionare la disponibilità e le modalità operative previste dal contratto;
2) Tutte le frazioni risultanti dal trattamento dei rifiuti indifferenziati extra regione dovranno essere avviati ad altre destinazioni rispetto all’impianto TMB e comunque non dovranno impegnare alcuna volumetria disponibile delle discariche insistenti nel territorio regionale;
3) La tariffa di accesso all’impianto TMB non dovrà essere minore di quella applicata agli utenti del sub ambito dell’ex Ati 4 e dovrà essere comprensiva dell’indennità di disagio e di mitigazione ambientale. Queste ultime quote dovranno essere riversate al Comune sede di impianto;
4) Poiché le tariffe di accesso all’impianto sono state preliminarmente determinate sulla base di un piano economico-finanziario ai sensi dell’art. 40 delle L.R. 11/2009, i maggiori proventi relativi al trattamento dei rifiuti extra regione dovranno essere oggetto di revisione del piano economico-finanziario e conseguentemente della futura tariffa di accesso.
5) Al fine di poter monitorare i flussi dei rifiuti extra regione, il titolare dell’impianto dovrà rendicontare settimanalmente all’AURI Umbria gli ingressi e le uscite dei rifiuti dai cancelli dell’impianto utilizzando la reportistica già in uso per i rifiuti del sub ambito ex Ati 4. La suddetta rendicontazione dovrà essere compilata entro il lunedì successivo alla settimana da rendicontare.
“Nella massima trasparenza – spiega il Sindaco, Giuseppe Germani con delega all’Ambiente – ho inteso informare i cittadini di Orvieto e del territorio circa le prescrizioni dettate dall’Autorità Umbra Rifiuti e Idrico subentrata, come è noto, agli ex Ati”.
“L’autorizzazione dell’AURI – aggiunge – fà seguito all’emergenza verificatasi nel territorio della provincia di Viterbo dopo l’incendio verificatosi sabato notte nell’impianto di trattamento dei rifiuti di Casale Bussi, che sta provocando una emergenza rifiuti in modo particolare nei comuni dell’Alto Viterbese.
Al fine di evitare questa emergenza in particolare nell’attuale periodo turistico, e forti degli accordi fatti con questa parte del territorio laziale (anche per effetto dei rapporti che ci legano attraverso il Distretto Turistico dell’Etruria Meridionale) l’AURI ha ritenuto opportuno garantire il superamento di questo periodo di emergenza in attesa della ripartenza dell’impianto suddetto, anche e con la certezza che comunque tale operazione non comporta per alcun motivo l’utilizzo delle volumetrie esistenti della nostra discarica”.
“A tal fine – conclude – ho incaricato la struttura tecnica del nostro Ufficio Ambiente di mettere in piedi tutte le necessarie azioni per far sì che venga rispettato da tutti quanto contenuto nell’accordo; inoltre, chiederò al presidente dell’AURI di rendere costantemente pubblico sul sito AURI i dati relativi al flussi di entrata e uscita dall’impianto ‘Le Crete’”.