Riceviamo e volentieri pubblichiamo la poesia che Matteo Romoli ha scritto per il nonno, Nello Riscaldati, eclettico e poliedrico “personaggio” orvietano scomparso nel luglio 2013. Nato nel 1930 e laureato in Lettere, Pedagogia, Medicina e Chirurgia all’Università “La Sapienza” di Roma, per anni, Nello, è stato titolare di cattedra di Filosofia al liceo Majorana di Orvieto e docente di Filosofia Morale alla facoltà di Lettere e filosofia de “La Sapienza” ed ha esercitato come medico libero professionista occupandosi di riabilitazione psicomotoria. Tra le sue molteplici attività extra professionali si ricordano quella di musicista, di commediografo, autore e interprete di lavori teatrali come “Presempio” e televisivi, su tutti la trasmissione “Di Palo In Frasca”.
di Matteo Romoli
Stasera ve racconto la storia d’un amico
che nella vita l’ha fatte tante e ve lo dico,
so un po’ de parte, ma è tutto vero,
farò come lui, sarò sincero.
Alcuni lo chiamavano il poeta orvietano,
perchè co du’ parole pareva un sovrano.
Ma non ve pensate, era uno de quelli che se sedeva dietro, lontano,
e che però correva se je chiedevi ‘na mano.
E anche se stava distante,
e non c’è bisogno che lo ripeta,
correva in aiuto all’istante,
che c’aveva pure il sangue d’atleta.
Ma mica solo perchè era dottore,
fidative, lui t’aiutava de core
anche solo se eri de cattivo umore,
e ve lo dico io che lo chiamavo nonno, mica signore!
Ce parlavi per ore senza stancatte, come per magia.
E ce credo, co tutti ‘sti studi de filosofia!
Era uno, insomma, che alla vita je dava colore,
sarà per questo che faceva bene anche il pittore.
E poi ancora musicista e di prosa scrittore,
per alcuni maestro e per altri professore.
Ma posso dire con certezza ed onore
che il suo vero mestiere era quello di sognatore.
E potrei continua’ ancora,
ma tra tutti li nomi che j’ho dato fin’ora
mo’ ve dico il più bello:
raga’ su, buon Natale e un brindisi a Nello!