I risparmiatori orvietani che “tribolano” in attesa che le azioni della Popolare di Bari in loro possesso possano essere di nuovo denaro sonante e che hanno denunciato già da mesi la precaria condizione della BpB e i metodi con cui CRO ha loro venduto i titoli, prendono atto, immaginiamo senza soddisfazione, che avevano ragione.
Segue nota di Praesidium e alcuni articoli relativi a BpB.
“Da tempo, raccogliendo il disagio dei risparmiatori a cui la C.R.O aveva venduto la azioni della Banca popolare di Bari, avevamo approfondito la difficoltà ed i rischi che le due banche avrebbero dovuto affrontare.
Rischi di immagine e finanziari che, sostenevamo, avrebbero avuto un impatto importante sulla nostra città accelerando la spirale regressiva che sta attraversando.
Abbiamo cercato un confronto e rassicurazioni che ci è stato negato o che era impossibile fornire.
Si è cercato di far passare il messaggio che noi eravamo degli allarmisti che impropriamente creavano un clima negativo e dannoso.
Oggi, a ridosso della scadenza della trasformazione in S.p.A. , con sempre maggiore frequenza sono pubblicati sulla stampa nazionale e locale, su radio e televisioni servizi ben più negativi di quanto noi avessimo mai fatto e che evidenziano anche delle presunte irregolarità. (riteniamo utile riportare in allegato alcuni articoli ultimi usciti) .
banca-popolare-di-bari-nasce-il-comitato-per-la-tutela-degli-azionisti
articolo-il-corriere-nazionale
Ci sono state manifestazioni sotto la sede della Banca a Bari e associazioni sono state create in Puglia e in Basilicata.
Si è cercato inutilmente, anche attraverso interpellanze parlamentari, di avere la possibilità di differire la scadenza della trasformazione da Popolare a S.p.A. ,
La legge offre solo tre possibilità, la trasformazione, la vendita, la liquidazione.
A breve sapremo come stanno le cose.
Purtroppo per i risparmiatori i segnali non sono buoni , il tentativo di rinvio ne è una conferma. Siamo sempre più convinti che l’azione legale è l’unica possibilità che ci è rimasta.